Bibel, il nuovo portale delle biblioteche bellunesi

Rimane ancora incerto il destino del Servizio provinciale, Vendramini spera «che ci sia un interesse da parte della Regione a tutelarlo»
Di Martina Reolon

BELLUNO. Bibel, acronimo di “Biblioteche bellunesi”. Questo il nome del nuovo portale del Servizio provinciale biblioteche. Dopo oltre due anni di lavoro, il nuovo sito web è on line, a disposizione degli utenti. «Il portale è consultabile da qualche mese», precisa Eugenio Sief, responsabile a Palazzo Piloni del Servizio, «ma necessitava ancora di essere ulteriormente implementato. Ora, con soddisfazione, possiamo dire di aver raggiunto un importante obiettivo».

Fino a questo momento, infatti, sul sito della Provincia erano presenti un link che permetteva di accedere al Servizio provinciale e alle schede di ogni biblioteca aderente (in tutto sono 65) e un altro che rimandava al catalogo, in gergo tecnico “Opac”. Un sistema che funzionava, ma che presentava anche dei difetti: in primis la separatezza tra informazioni e servizi, l’assenza di un “centro aggregatore” dei servizi stessi da offrire all’utente, ma anche un deficit di visibilità sul web per le biblioteche. Il nuovo portale Bibel, raggiungibile cliccando http://bibel.regione.veneto.it/, presenta invece un nuovo layout, più intuitivo e accattivante, oltre a tutta una serie di funzioni che prima non esistevano.

«Per la sua realizzazione è stato utilizzato il software SebinaYou», aggiunge Sief, «che si integra con quelli già in uso nel polo bibliotecario del Veneto. In linea con le abitudini degli utenti della rete (web 2.0), sono stati potenziati i servizi tradizionali, offrendo la possibilità di accesso a numerosi contenuti».

Registrandosi e accedendo all’area personale, l’utente potrà consultare il catalogo inoltrando anche la richiesta di invio di un libro non presente nella biblioteca a cui è iscritto. Una richiesta di interprestito che copre le biblioteche aderenti al Servizio provinciale (in modo gratuito) e non solo. Al centro della home page del portale sono inserite le novità librarie, aggiornate ogni tre giorni, acquisite dalle biblioteche. Un’altra vetrina è dedicata alla pubblicazione di bibliografie a tema, un’altra ancora alla “top ten” dei libri più prestati. Non mancano poi box con gli eventi culturali ospitati dal territorio provinciale.

«Tutte le biblioteche sono inoltre visualizzabili su Google Maps», fa presente Fabio Puletti, «con rimando alle schede informative di ciascuna struttura. Non mancano le risorse digitali gratuite, quindi con dvd e audiolibri in streaming o download, oltre ai collegamenti alle pagine Wikipedia, a youtube e a facebook. Gli utenti possono anche inserire commenti ai libri letti». Il progetto è nato nel 2012, quando la Regione propose alle amministrazioni di Belluno e Treviso la realizzazione di nuovi portali: Palazzo Piloni investì 18 mila euro (lo stesso Treviso) e Venezia 36 mila. «Un altro servizio di qualità», evidenziano Paolo Vendramini, consigliere provinciale con delega alla cultura, e la dirigente Gabriella Faoro. «Questa nuova iniziativa ci permette di dire “avanti tutta”», commenta ancora Vendramini. Sul tavolo c’è infatti la questione del mantenimento del Servizio provinciale biblioteche, che sarebbe a rischio da una parte perché c'è grande incertezza attorno alla cultura, che non rientrerebbe più tra le funzioni fondamentali delle Province. E, dall'altra, perché non ci sono più risorse.

«Siamo fiduciosi che ci sia interesse da parte della Regione a tutelare il servizio», prosegue Vendramini. «Non appena si sarà definita la composizione del consiglio regionale, e l’assessorato per Belluno, provvederemo a consegnare le 5.236 firme raccolte per la difesa delle biblioteche bellunesi».

Riproduzione riservata © Corriere delle Alpi