Biblioteca civica, la giunta vuole aumentare le tariffe

L’amministrazione comunale sta valutando la modifica del costo dei servizi offerti dalla struttura agli utenti

BELLUNO. Settembre caldo a Belluno con l’arrivo degli aumenti delle tariffe della biblioteca comunale.

Lo annuncia il dirigente Carlo Erranti confermando che «l’amministrazione sta valutando in queste settimane la revisione dei costi dei servizi bibliotecari, e naturalmente non potranno che essere in aumento». D’altra parte, «queste tariffe sono in vigore da diversi anni e non sono mai state ritoccate».

Ma anche le attuali quote per fotocopie o fotografie da libri e giornali non sono certo poco costose. Si parla di 50 centesimi per una fotocopia o per riproduzioni digitali eseguite anche dall’utente, e di 4 euro in più per ogni scansione o scatto di foto digitali inviati via e-mail.

Se le foto sono fatte dal personale della biblioteca il costo a scatto è di 0,50 euro che aumenta di tre euro ogni 10 scansioni. Infine, se la fotocopia è in formato A3 costa 0.70 euro, se si fa a colori il costo sale a 1.50 euro se sono su foglio grande o a un euro se in formato A4. Anche il prestito interbibliotecario ha un costo: se si riferisce a livello nazionale si spendono 8 euro, se internazionale 12 euro. Ora queste cifre sono destinate a lievitare ancora di più. Chi deve fare delle ricerche storiche con riproduzione di fotografie o di pagine di libri o di quotidiani deve affrontare una spesa non indifferente che, a seconda del numero di scatti può arrivare fino ad alcune centinaia di euro. È quanto accaduto ad esempio alla società del Calcio Cavarzano che sta facendo una ricerca storica dal 1965 ai giorni nostri sulla vita del sodalizio e che ad oggi ha speso 500 euro per le riproduzioni digitali di pagine.

«Se uno deve scrivere un libro o altro sicuramente la spesa diventa importante», commenta l’assessore alla cultura, Claudia Alpago Novello: «D’altra parte sono tariffe che non abbiamo messo noi, ma che sono state stabilite da anni, anche perché si tratta di fornire all’utente un servizio aggiuntivo. Con quei 0.50 euro a fotografia si pagano le spese di conservazione e mantenimento del patrimonio librario», spiega l’assessore che precisa che «su certi tipi di ricerche si può fare un forfait».

La Alpago Novello sottolinea che «in caso di spese di un certo livello si può presentare un progetto o al direttore della biblioteca o ai nostri uffici o a me direttamente e si valuta l’eventualità di fare un forfait».

Ad oggi, però, questi casi di tante fotocopie non sono stati così numerosi.

«Se diventerà una richiesta forte da parte degli utenti, allora siamo pronti a valutare un’eventuale modifica o aggiornamento dei criteri e dei costi, ad oggi però di queste esigenze non ce ne sono. Molti fanno un paio di riproduzioni, quindi con una spesa minima. Ma non è detto che si possa modificare, appunto, il regolamento e quindi le tariffe, in caso di progetti articolati che prevedono scansioni e fotografie che superano un certo numero».

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