Biennale internazionale di Land Art, ecco i vincitori

L’esito della quinta edizione della sfida che ha visto raddoppiare i progetti (oltre cento) in un solo anno. Da Pechino a Malaga passando per le Dolomiti, le opere scelte dalla giuria

SAN MARTINO. Sono stati pubblicati sul sito www.smach.it il 16 aprile 2021 i nominativi dei dieci progetti selezionati per la 5° edizione di SMACH, Constellation of art, culture & history in the Dolomites.

Gli artisti vincitori del premio di 2.000 € e della residenza sono: Sara Ambrosini & Giorgia Marchetti, Atelier Poem: Alice Cecchini & Roman Joliy, Xinge Zhang & Jiaqi Qiu, Jose Antonio Barrientos de Oria, Nicoletta Aveni & Elisabetta Trussoni, Giacomo Savio, Notta Caflisch, Dimitri Khramov, Arturs Punte & Jekabs Volatovskis, VAZ: Andrea Ventimiglia & Alessandro Zotta.

Raddoppiate le domande pervenute la scorsa edizione, 1061 i progetti inviati da 72 paesi che sono stati esaminati dalla giuria internazionale composta da: Julia Bornefeld (Kiel, D artista), Gehard Demetz (Selva Gardena BZ, IT artista), Guus van den Hout (Oosterhout, NL curatore al MET di New York), Giacinto Di Pietrantonio (Pescara, IT consigliere della GAMeC di Bergamo), Giulia Ferracci (Roma, IT curatrice MAXXI Roma). La 5° edizione della biennale SMACH - Constellation of art, culture & history in the Dolomites, inaugurerà il 10 luglio 2021 in Val Badia e proseguirà fino al 12 settembre.

Il concorso internazionale si svolge ogni due anni ed è stato ideato nel 2012 da Michael Moling e coadiuvato da Katharina Moling e Gustav Willeit. I dieci progetti artistici vincitori, concepiti appositamente per ognuno dei siti prescelti, comporranno un percorso espositivo en plein air in Val Badia - tra i 1.100 e i 2.300 mt. di altitudine - percorribile in 3 giorni di escursioni.

Inoltre, in Val dl’Ert (in ladino: Valle dell’Arte) si potranno scoprire le opere delle edizioni precedenti di SMACH acquisite per la collezione permanente. Il lavoro della giuria: «Possiamo lasciarci alle spalle il fragile potere della modestia: stiamo facendo una dichiarazione globale qui perché il mondo ha un disperato bisogno di ispirazione».

Barbara Tavella: "Ralegrëite, sce te storjes pro. Palsa, sce te restes chilò. Cunfôrtete, sce te vas inant." istallazione SMACH edizione 2015
Barbara Tavella: "Ralegrëite, sce te storjes pro. Palsa, sce te restes chilò. Cunfôrtete, sce te vas inant." istallazione SMACH edizione 2015

La genesi della scelta ha attraversato numerosi passaggi: Come primo criterio la giuria ha adottato la corrispondenza dei progetti al tema proposto: la parola "Fragile". In seconda istanza sono stati esaminati: i parametri di fattibilità, di sicurezza e di adattamento al clima montano; la adeguata collocazione in ognuno dei siti predisposti e il valore di sostenibilità ecologica. Infine, sono stati considerati i principi di qualità, semplicità e originalità.

Isabell Pitscheider, ”IN ME”, istallazione SMACH edizione 2019
Isabell Pitscheider, ”IN ME”, istallazione SMACH edizione 2019

Oltre 100 progetti superavano la prima valutazione.

La giuria ha quindi deciso di selezionare le dieci opere che meglio incontrassero la lettura da parte del pubblico e l'interazione con esso: «Le opere punteranno i riflettori sulla fragilità travolgente nello spazio e nella natura, un aspetto da non dare mai per scontato. Di conseguenza, abbiamo approfondito la bellezza, l’elemento più fragile in assoluto.», spiega Guus van den Hout nella presentazione della selezione finale.

Per raggiungere questo scopo la giuria ha identificato nel valore della "tangibilità" un ulteriore parametro. In un periodo in cui il distanziamento fisico è divenuto la "nuova normalità", si è ritenuto urgente sottolineare quanto fosse caratteristica dell'essere umano quell'energia vitale innescata dai rapporti interpersonali e dal contatto diretto. Pertanto, in ultima istanza, sono state privilegiate le dieci opere che meglio vanno a toccare, sia metaforicamente che letteralmente, i sensi (vista, tatto, udito) e le emozioni (mente e cuore).

Hubert Kostner, "?", istallazione SMACH edizione 2013
Hubert Kostner, "?", istallazione SMACH edizione 2013

I progetti vincitori: Il tema dell’edizione 2021 di SMACH è la parola “Fragile”, argomento strettamente legato al momento storico in cui siamo immersi. i partecipanti si sono cimentati liberamente offrendo il loro contributo senza limiti di tecnica e contenuto, ma mantenendo sempre l’attenzione al contesto paesaggistico e culturale nel quale intervengono.

Ogni operà è stata ideata appositamente per uno dei siti selezionati dalla Biennale SMACH.

Le località prescelte sono: Le da Rina, Chi Jus, Pra de Pütia, Forcela de Furcia, Val dl’Ert, Tru di Lec, La Crusc, Armentara, Fanes, Pederü. I siti si trovano tutti tra i 1.100 e i 2.300 mt., in Val Badia e compongono un tragitto circolare percorribile in 3 giorni di escursioni. I vincitori riceveranno un premio in denaro di 2.000 € per ogni progetto ed una residenza per ogni artista di massimo 4 giorni per l'allestimento dell'opera.

Le residenze avranno luogo solo in conformità con quelle che saranno, al momento dell'allestimento della biennale, le normative vigenti in caso di viaggi internazionali e le eventuali restrizioni dovute al Covid.

Sara Ambrosini & Giorgia Marchetti | “Metafisica dell’occasione” | Milano, Italia

“Metafisica dell’occasione” è un’opera dedicata alla ricerca dei significati ambigui celati dal linguaggio e dalle sue interpretazioni.

Atelier Poem: Alice Cecchini & Roman Joliy, “La casa della narrativa” | Urbino, Italia

L'opera del duo di architetti è una riflessione sul cambiamento percettivo e valoriale che la pandemia ha generato sulla funzione abitativa della casa.

Xinge Zhang & Jiaqi Qiu | “Fragile as a rainbow” | Beijing, Cina

Per i cinesi Xinge Zhang e Jiaqi Qiu, la fragilità diviene elemento di forza se attraversata come percorso che porta alla consapevolezza.

Jose Antonio Barrientos de Oria | “Vial” | Malaga, Spagna

"Vial" è una scultura totemica che ci riporta alla tragedia della pandemia. La fragilità dell'uomo e della natura sono sintomo qui del disequilibrio tra la disponibilità delle risorse ed il loro utilizzo.

Nicoletta Aveni & Elisabetta Trussoni | "sup-Portare” | Aosta, Italia

Un’opera sul tema delle relazioni, sulla loro intimità e sugli effetti che generano anche a lungo termine, a prescindere se all'interno delle loro dinamiche i soggetti siano forti o deboli.

Giacomo Savio | “Blu delle Dolomiti” | Nola, Italia

Il campano Giacomo Savio genera un senso di straniamento nello spettatore, collocando una cabina da spiaggia nel paesaggio montano.

Notta Caflisch | “Nation State or State of a Nation" | Chur, Svizzera

“Nation State or State of a Nation" è un lavoro sul senso di identità nazionale e sul valore più o meno attuale dei confini territoriali.

Dmitrii Khramov | “MAMA” | Samara, Russia

Quest’estate l’artista e la madre avrebbero trascorso le loro vacanze in montagna. Nella presentazione del progetto Dimitrii scrive: «Mom, I'll show you the Alps»

Arturs Punte & Jekabs Volatovskis | “Fragile silence” | Riga, Lettonia

Un'enorme istallazione sonora rivela i suoni impercettibili della natura. Per il duo lettone, fragilità è la mancanza di consapevolezza di quello che c'è ma che non è percepibile se non vi è posta la dovuta attenzione.

VAZ: Andrea Ventimiglia & Alessandro Zotta | “2035” | St. Gallen, Svizzera

Un enorme timer scandisce il conto alla rovescia dal momento in cui gli effetti del riscaldamento globale saranno irreversibili.

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