Bigiotteria e vestiti sequestrati dalle Fiamme gialle
FELTRE. Controlli a tappeto degli uomini della tenenza di Feltre della Guardia di finanza nelle attività commerciali gestite da esercenti cinesi e ricco raccolto di di prodotti destinati ai consumatori feltrini. Oltre 6.500 prodotti tra bigiotteria, accessori per l’abbigliamento, cosmetici e profumi potenzialmente pericolosi sono stati sequestrati nei giorni immediatamente precedenti la festa della donna. L’attività dei finanzieri coordinati dal colonnello Mora si è sviluppata in tutta la provincia, ma ha fatto centro in quattro negozi distribuiti tra Feltre, Fonzaso e Arsiè dove è stata individuata e posta sotto sequestro la merce made in China “fuori norma”.
Sugli scaffali dei negozi sono stati rinvenuti piercing, orecchini, bracciali, collane, cosmetici, profumi e abbigliamento vario pronti ad essere venduti anche grazie ai prezzi vantaggiosi, in spregio a ogni regola di mercato e sulla leale concorrenza, in completa violazione del codice del consumo regolato da un decreto legislativo del 2005. L’attività di prevenzione e contrasto delle illegalità a matrice etnica ha avuto l’obiettivo di salvaguardare due categorie: i consumatori che acquistano inconsapevolmente prodotti che possono contenere sostanze tossiche per la salute; i commercianti onesti che in tempi di crisi si vedono soffiare la clientela da esercenti senza scrupoli. Tutti gli oltre 6.500 prodotti sequestrati sono risultati fuori norna in quanto privi delle indicazioni in lingua italiana o sulla loro esatta composizione, quindi non rispondenti alle prescrizioni in materia di sicurezza dei prodotti. D’altra parte la crisi ha fatto la sua parte spingendo i clienti a cercare prodotti meno costosi, ma di dubbia provenienza e senza le necessarie garanzie commerciali, oltre che, molto spesso, di bassa qualità.
I titolari degli esercizi commerciali acquistavano i vari articoli da altre ditte o società cinesi del padovano o importavano gli stessi direttamente dal paese asiatico. A Feltre, Fonzaso e Arsiè le irregolarità sono state evidenziate dalla guardia di finanza che ha agito di conseguenza. Tutta la merce ritirata dal mercato verrà ora sottoposta a specifiche analisi di laboratorio per accertarne la composizione e il potenziale livello di tossicità. In particolare sarà verificato l’eventuale rilascio di sostanze dannose per la salute pubblica quali ad esempio il nichel e il cromo. I quattro commercianti cinesi sono stati multati e deferiti alla locale Camera di commercio per la vendita di prodotti insicuri.
Da parte della guardia di finanza, un’operazione votata alla tutela del consumatore, nell’ambito delle attività di prevenzione che si svolgono senza grande clamore salvo poi dare risultati eclatanti come in questo caso. I negozi cinesi proliferano e la merce in vendita rappresenta spesso un’incognita per il consumatore. I sequestri nei quattro negozi feltrini confermano che l’attività di controllo delle fiamme gialle è pienamente giustificata.
Roberto Curto
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