Bilancio: "Griglie Roventi" fa saltare l'aula
Fuggi fuggi in consiglio comunale a Belluno e pioggia di critiche alla spesa decisa dalla giunta Prade

Un momento di Griglie Roventi nella serata del 10 luglio
BELLUNO. Un film già visto e troppi dissidi mai risolti. E' bastato arrivare al quarto punto all'ordine del giorno per far saltare il consiglio comunale di ieri, minato in partenza dalle tante assenze in maggioranza.
Nove i consiglieri del Pdl che hanno disertato l'aula per non votare la variazione di bilancio al punto 5, in realtà mai raggiunto "grazie" al fuggi fuggi generale provocato da griglie roventi e alla strategia messa in atto dall'assessore al bilancio. Ben sapendo che sulla variazione di bilancio ci sarebbe stato un pubblico "massacro", giustificato anche dai rilievi negativi del segretario generale e dei revisori dei conti, Tiziana Martire non ha ritirato la delibera precedente sul finanziamento a Griglie Roventi, lasciando che il numero legale saltasse con la chiusura anticipata del consiglio comunale.
In questo modo non si è parlato della variazione che rischiava di aumentare la profondità della frattura interna alla maggioranza, ormai «meno compatta del pastin» (cit. Rasera Berna). Ma i consiglieri non hanno lesinato critiche pesanti nei confronti della giunta Prade su Griglie Roventi, passerella mediatica per il sindaco e il suo vice, entrambi partecipanti e costata alla collettività quasi 60 mila euro: 8.400 stanziate dalla giunta del capoluogo, il resto dalla Regione. Il problema è che, come già successo con gli spalti del campo da rugby, quei soldi sono già stati impegnati da una delibera di giunta del 21 giugno e la manifestazione si è svolta il 10 luglio. Quindi si ripeterà l'iter degli spalti, con ulteriori tentativi di far approvare una delibera che non può non essere approvata, compreso l'eventuale intervento di un commissario ad acta. Unanimi le critiche alla spesa fatta per la festa della carne condita da hostess scosciate. «Non c'era nulla di bellunese», dice Da Rold (Pdl). «Colle si è scandalizzato per mille euro di targa sull'Unità d'Italia, ma ne butta via 60mila per tre ore di festa, senza alcun beneficio per la città, ma solo per apparire in tv. Peccato che Colle non ci abbia messo la faccia venendo in consiglio e lasciando sola la Martire».
In tempi di tagli su tutto, certe spese non si fanno, è stato il commento prevalente, con Losego (Pdl) disponibile al voto solo per evitare lo strazio delle tribune (dello stesso parere anche Stella della Lega): «Quella manifestazione è stata inopportuna», dice Losego, «e i problemi della maggioranza, evidenti anche oggi vanno affrontati». Costa (Lega) ha chiesto il dettaglio delle spese sostenute per l'evento organizzato dalla società Ideeuropee, voluta dalla Lega Nord veneta. Massaro (Pd), dopo aver invitato la giunta a spendere i soldi per iniziative con una ricaduta positiva sul tessuto socio economico, ha chiesto anche che ci sia un confronto con commercianti e agricoltori. Fontana (Pdl) ha sollecitato Prade a: «risolvere i problemi della maggioranza, è ora». Il vicesindaco Colle (Lega), assente ieri ma primo accusato anche dai suoi, spiega: «Griglie Roventi era concordata col sindaco, che infatti l'ha portata in giunta in mia assenza. La variazione di ieri era dovuta solo al fatto che i soldi erano stati messi per errore in un capitolo sbagliato. L'evento è importante perché passa in tutte le tv, con enorme ritorno promozionale, per una cifra limitatissima. Quanto successo in consiglio è stato creato ad hoc per depistare l'attenzione dalla delibera successiva. Una piccineria scorretta».
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