Bim Gsp, la proposta a fine mese
Commissione al lavoro ogni martedì per migliorare il futuro della società
In alto la sede di Bim Gsp la società pubblica che gestisce il servizio idrico integrato
BELLUNO.
Sarà pronto all'inizio di settembre il documento elaborato dal gruppo di lavoro incaricato di pensare al futuro di Bim Gsp. I nove sindaci si stanno incontrando con regolarità ogni martedì e, nonostante abbiano deciso di mantenere una certa riservatezza sugli sviluppi della loro attività, è già possibile capire su quali aspetti intendono agire.
Il rinnovo del consiglio di amministrazione di Bim Gsp (e di Bim Infrastrutture) è fissato per fine settembre e in quel momento si faranno tutti i cambiamenti ritenuti utili a migliorare la situazione della società e più in generale di tutte le società pubbliche di proprietà dei Comuni. I sindaci avranno quindi quasi un mese di tempo per discutere delle conclusioni prodotte dal gruppo di lavoro e per arrivare una decisione condivisa. Gli obiettivi degli incontri di queste settimane sono già stati fissati a inizio luglio, quando questa sorta di commissione speciale per Bim Gsp è stata creata. Al suo interno ci sono: Manfreda e Gaz per il Cadore, Gavaz e Troi per l'Agordino, Vigne e De Menech per la Valbelluna, la Barattin in rappresentanza dell'Ato e delegati dei Comuni più popolosi, Belluno e Feltre. Numerosi i temi presenti sul tavolo della commissione, perché pensare solo a nomi e ruoli diversi da quelli attuali per guidare la società nei prossimi anni sarebbe riduttivo e non risolverebbe i gravi problemi attuali. Allo studio c'è anche il ruolo dell'Ato, l'autorità d'ambito che definisce il piano degli investimenti e la tariffa dell'acqua. I sindaci soci di Bim Gsp sono anche tutti presenti nell'Ato, ma questa duplice presenza non è mai stata un valore aggiunto. L'auspicio del gruppo di lavoro è che i primi cittadini diventino sempre più protagonisti responsabili delle loro società, senza delegare tutto come successo finora. Dunque nuova governance, nuovo rapporto con l'Ato, ma anche nuovo piano di investimenti, in coerenza con il piano tariffario e con la ricerca di risorse esterne, perché è scontato che nel bellunese gli investimenti non possono essere coperti dalla sola tariffa. In sostanza, ferma restando la formula della società pubblica, si sta studiano il meccanismo per migliorare le società.
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