Bim Infrastrutture da sola alla gara del gas

Si punta a mantenere nel Bellunese la gestione delle reti. Zanolla resterà amministratore per un anno

BELLUNO. Si complica la partecipazione alla gara del gas per Bim Infrastrutture. Il bando scade il 30 giugno ed entro quella data la società scioglierà tutte le sue riserve. Se non l’ha ancora fatto è perché il quadro della situazione è molto complesso, e una novità normativa ha complicato ulteriormente le cose.

Se Infrastrutture volesse partecipare alla gara con un partner di peso (magari una grossa multiutility) dovrebbe fare una gara per individuarlo. E non ci sono i tempi tecnici per seguire questa procedura. Dunque Bim Infrastrutture si trova davanti a un bivio: partecipare alla gara da sola oppure non partecipare proprio. «Una delle ipotesi iniziali era quella di creare una partnership con un’altra società, più grossa della nostra», conferma l’amministratore unico Bruno Zanolla. «Ora questa ipotesi viene limitata dalla normativa. Comunque noi stiamo lavorando per partecipare alla gara».

Infrastrutture ha avuto diversi incontri con gli istituti di credito per capire la disponibilità a concedere finanziamenti alla società: «Servono 7 milioni di euro immediati, per compensare il Vir (valore industriale residuo) delle reti di Feltre», continua Zanolla. «Inoltre servono 30 milioni di euro per il piano degli investimenti. Stiamo cercando di trovare la quadra su tutto».

Infra proverà a tenere la gestione delle reti del gas in provincia, ma è lecito ipotizzare che alla gara parteciperanno molte società, anche di un certo peso. Infrastrutture ha il vantaggio competitivo di conoscere bene la rete provinciale, ma è pur sempre una società piccola. Se non dovesse vincere, la gestione del gas finirebbe ad una società non bellunese.

Nomine in vista. Il mandato di Bruno Zanolla è in scadenza. Le tre vallate si sono confrontate (l’Agordina si riunirà a breve) e hanno messo sul tavolo una proposta: rinnovare il mandato di Zanolla per un anno. Poi in estate, e superate le elezioni amministrative che interesseranno comuni come Belluno, Feltre, Cortina, Pieve di Cadore e Auronzo, individuare un metodo che vada bene a tutti i sindaci per la scelta dei futuri vertici delle società partecipate.

«È necessario identificare un metodo condiviso», spiega Ennio Vigne, presidente della vallata Baf (Bellunese, Alpago, Feltrino). «Ora non ci sono i tempi tecnici, ci incontreremo in estate. Nel frattempo la proposta uscita dalla vallata Baf è di un rinnovo a scadenza dei vertici delle società: un anno».

La Baf ha messo sul tavolo il nome di Zanolla. Lo stesso ha fatto la vallata Cadore, Longaronese e Zoldo, con il presidente Mario Manfreda che sottolinea: «Discutiamo di nomi, ma anche (e soprattutto) di linee strategiche delle società».

Venerdì scadevano i termini per presentare le liste per il rinnovo dell’amministratore unico. Ne è stata depositata solo una: quella a sostegno di Bruno Zanolla. Che dovrebbe quindi rimanere alla guida della società, per un altro anno. (a.f.)

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