Bim Infrastrutture, è lite sulle nomine
BELLUNO. Bruno Zanolla resta alla guida di Bim Infrastutture e ci rimarrà per i prossimi tre anni. Ieri l'assemblea dei soci doveva votare, oltre al bilancio 2013, anche il rinnovo dei vertici della società. In apertura il sindaco di Feltre Paolo Perenzin ha chiesto di prorogare il cda in carica, con Zanolla presidente e consiglieri Loretta Ben e Alberto Graz, ma solo fino alla gara del gas, visto che ci sono 40 Comuni attesi dal rinnovo amministrativo.
Ben e Graz, però non hanno dato disponibilità a continuare perché fra un mese non saranno più sindaci. A quel punto i soci in sala hanno scelto se mantenere la formula del cda (che però per legge prevede di nominare dipendenti pubblici) o dell'amministratore unico. La scelta è caduta sull'amministratore unico. E qui è sorto un bel problema. Perché, contrariamente a quanto si era deciso con un giro di telefonate all'inizio di aprile, era stata depositata una lista, con in cima il nome di Bruno Zanolla. «Nessuno aveva detto di voler depositare una lista», spiega Perenzin. «È stata una forzatura approvare oggi, a un mese dalle elezioni in 40 Comuni, un vertice societario che rimarrà in carica per i prossimi tre anni, con una società molto diversa da come era Bim Infrastrutture (c'è anche il ramo idroelettrico)».
Massaro ha cercato di far passare un mandato a tempo determinato, «a 12 - 18 mesi. Nulla contro Zanolla, è questione di rispetto per i 40 Comuni che vanno al voto», spiega. Lo Statuto della società, però, non permette mandati inferiori ai tre anni e alla fine Massaro, Perenzin, Giorgio Cavallet di Trichiana e altri sindaci sono usciti dall'aula e non hanno partecipato al voto. La maggioranza c'era e Zanolla è diventato amministratore unico di Bim Infrastrutture per i prossimi tre anni. Prima della bagarre i soci hanno approvato all'unanimità il bilancio di Bim Infrastrutture. «Società che, pur risentendo ancora delle difficoltà finanziarie della consorella Bim Gsp, è complessivamente sana», ha segnalato il presidente del collegio sindacale, Angelo Pioggia.
Gas: 2,3 milioni di lavori. «Nel settore gas», ha spiegato Zanolla, «abbiamo realizzato opere ed interventi per circa 2,3 milioni di euro: parliamo di esecuzione di singoli allacciamenti di utenza su tutto il territorio bellunese ma anche di prolungamenti di rete nei comuni di Cortina (130 mila euro) e Vigo di Cadore (1 milione di euro). Sono in progettazione il prolungamento della rete gas ad Auronzo (1,6 milioni di euro) e la realizzazione di un impianto di cogenerazione nella centrale termica di teleriscaldamento a Santo Stefano di Cadore (1,5 milioni)».
Idroelettrico. Grazie ai 30 micro-impianti idroelettrici attivi sul territorio e all’attività svolta dalla controllata Energie Comuni, «abbiamo prodotto 29,5 gigaWattora di energia elettrica totalmente verde», ha aggiunto Zanolla, «e portato introiti ai Comuni proprietari degli impianti pari a 2,7 milioni di euro. A Santo Stefano, dove è attiva da oltre 6 anni la rete di teleriscaldamento a biomassa legnosa, sono stati prodotti 3,5 milioni di kWh di energia termica, interamente da rinnovabile».
I conti della società. L’esercizio 2013 chiude con ricavi per 5,2 milioni di euro, in leggero aumento rispetto al 2012. Positivo anche il risultato operativo (740 mila euro) in crescita rispetto al 2012 (era a 531mila euro). L’utile generato, infine, è di 381 mila euro (+ 54 per cento rispetto al 2012). Consistenti anche gli investimenti sul territorio: 1,5 milioni di euro per allacciamenti ed estensioni di rete. Scende il credito che Bim Infrastrutture ha nei confronti di Bim Gsp (da 6,2 milioni di euro a 2,2). Passando ai debiti, calano quello verso le banche (dagli 11 milioni del 2012 a circa 10) e verso i fornitori. Questi ultimi avanzano 4,4 milioni di euro, ma nei primi sei mesi di quest'anno saranno saldati circa 2,5 milioni alle imprese. «Per i nuovi lavori 2014», puntualizza Zanolla, «i pagamenti saranno eseguiti regolarmente». In calo, infine, anche i debiti verso i comuni legati al settore dell’idroelettrico: «Passeranno entro pochi mesi da 4,2 a circa 2 milioni di euro».
Alessia Forzin
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