Bimbi malati, mensa meno cara

Ponte nelle Alpi viene incontro ai genitori di bimbi dell’asilo colpiti da patologie gravi e croniche

PONTE NELLE ALPI. Le famiglie di bambini affetti da patologie gravi e croniche, pagheranno solo la quota fissa per il servizio mensa dell’asilo. Lo ha stabilito un atto di indirizzo approvato nei giorni scorsi dalla giunta comunale di Ponte nelle Alpi.

«Recentemente sono pervenute al Comune alcune segnalazioni da parte di nuclei familiari i cui figli in età della scuola dell’infanzia sono affetti da patologie gravi e croniche certificate da organi competenti. Patologie a causa delle quali il minore deve assentarsi frequentemente e per periodi prolungati nel corso del mese», spiega Lucia Da Rold, assessore all’istruzione. «Le famiglie si trovano quindi nella condizione di non poter far fruire al figlio in modo completo il servizio, dovendo invece corrispondere la quota mensile di frequentazione stabilita dalle tariffe comunali».

Dal momento che risulterebbe laborioso e non semplice individuare una tariffa da applicare ai singoli giorni di presenza alla scuola dell’infanzia, l’amministrazione ha ritenuto più agevole procedere con l’applicazione della quota fissa. Quota mensile che è di 40,20 euro. Quella totale, invece, normalmente applicata oltre i 5 giorni di frequenza con utilizzo della mensa, è di 68,90. Il risparmio, dunque, è di circa 28 euro al mese che, moltiplicato per dieci, fa 280 euro all’anno. Per usufruire dell’agevolazione è necessario presentate certificato medico che attesti la patologia.

«I casi di patologie gravi e croniche sono molto pochi», dice ancora la Da Rold, «ma siamo voluti comunque intervenire. Il regolamento, nel momento delle segnalazioni fatte dalle famiglie, era già stato approvato e non abbiamo potuto inserire la modifica al suo interno. L’atto di indirizzo costituisce comunque il riferimento nell’eventualità in cui si presentino nuovi casi». Va precisato che non si parla di assenze collegate alle malattie stagionali (l’influenza, per intendersi). E l’atto di indirizzo è legato all’utilizzo del servizio mensa solo dell’asilo.

Martina Reolon

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