Bimbo di 4 anni “evade” da casa. I carabinieri lo mettono in salvo

Hanno visto il piccolo turista senza scarpine e gli hanno offerto un gelato. La spaventata mamma l’ha riabbracciato dopo le coccole di alcune auronzane

AURONZO

Piccolo turista a spasso per Auronzo. Quattro anni e tanta curiosità. Un grande spavento per mamma e papà, che non si erano accorti della sua uscita di casa e grazie infinite ai carabinieri che, dopo averlo visto sul marciapiede, ci hanno fatto amicizia con un gelato prima di consegnarlo ad alcune madri cadorine per qualche rassicurante coccola, in attesa di trovare i suoi genitori. È andata a finire bene e la preoccupazione si è trasformata in una felicità incontenibile, ma quanta paura per due ragazzi padovani di Conselve.

La famiglia di turisti era arrivata domenica mattina in riva al lago, con l’intenzione di passarci il ponte della festa della Repubblica. La porta della casa delle vacanze era socchiusa ed è bastato un momento di distrazione per permettere al bimbo di andare a dare un’occhiata fuori. Secondo una prima ricostruzione dei fatti, ha attraversato la strada e meno male che si è imbattuto in una pattuglia di angeli custodi in divisa, che stavano facendo un servizio di perlustrazione e non potevano non notarlo. Tanto più che non aveva le scarpine ai piedi. Erano circa le 19.30 e doveva ancora fare buio in riva al lago.

I due carabinieri si sono avvicinati e, per cominciare, l’hanno messo al sicuro. Non potevano non fare amicizia con lui e, dopo qualche giustificato complimento, gli hanno anche offerto un cono alla più vicina gelateria, per tenerlo tranquillo, prima di affidarlo a un gruppo di mamme, che ha cominciato a coccolarlo; a parte il fatto che sembrava sereno e non chiedeva di nessuno. Erano già partite le ricerche dei genitori, coordinate dal capitano della Compagnia di Cortina, Stefano Biasone; in particolare un carabiniere donna stava girando con una fotografia scattata con il telefonino e poco dopo è arrivato anche il maresciallo Evangelisti. Dopo una mezz’ora la disavventura ha avuto il suo lieto fine: tutta la famiglia si è precipitata in strada, gridando il suo nome: l’abbraccio tra madre e figlio è stato qualcosa di emozionante.

Ai carabinieri anche i ringraziamenti di cuore del sindaco Tatiana Pais Becher: «È andata bene», sottolinea il capitano Biasone, «siamo anche stati fortunati, perché proprio in quel momento stava transitando una pattuglia. Ad ogni modo, complimenti ai ragazzi». Non ci dovrebbero essere conseguenze. —


 

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