Bimbo precipita da otto metri alla palestra di roccia: è grave

Il piccolo di Conegliano salito senza le corde è improvvisamente scivolato. Titton: «Ha sorpreso i genitori e i sorveglianti ed è atterrato con la schiena» 



Piccolo rocciatore precipita da otto metri. R.F., 6 anni, di Conegliano è ricoverato in gravi condizioni all’ospedale Ca’ Foncello di Treviso, dopo una rovinosa caduta dalla parete della palestra di roccia “Lino Lacedelli” di Cortina. L’incidente è avvenuto ieri mattina verso le 10.30 e il bambino ha riportato un politrauma importante, che ha consigliato il trasporto con l’elicottero del 118 nel centro specializzato del capoluogo della Marca, dopo un primo passaggio in ambulanza al vicino istituto Codivilla Putti. Non è in pericolo di vita, ma ne avrà senz’altro per qualche giorno. Nel caso di minori, non sono molte le informazioni che si possono ottenere dai medici.

Un grande spavento per i genitori e per gli altri frequentatori dell’impianto in località Sopiazes. C’era già parecchia gente a quell’ora e il bimbo deve aver approfittato di un momento di distrazione di mamma e papà, per cominciare un’arrampicata nelle peggiori condizioni di sicurezza possibili: «Secondo quello che abbiamo potuto ricostruire, è salito completamente slegato», spiega Michele Titton, uno dei soci della palestra ampezzana, «non ero presente, ma mi dicono che si è avventurato e, in quelle condizioni, non poteva andare da nessuna parte».

Dopo essere salito come uno scoiattolo, è scivolato e niente poteva trattenerlo. Nemmeno una corda. L’atterraggio è stato pesante e incontrollato e non poteva che richiamare l’attenzione di tutti: «Ha battuto sicuramente la schiena», aggiunge Titton, «quello che ci conforta è il fatto che non abbia mai perso conoscenza e abbia subito pianto per il gran dolore che provava».

I primi soccorsi sono avvenuti sul posto, ma poi è stato necessario chiamare il 118 e far intervenire la più vicina ambulanza. I sanitari si sono resi conto delle condizioni del giovanissimo ferito e poi hanno deciso di portarlo in un primo momento al Codivilla per una serie di esami preliminari, poi è stato necessario muovere l’elicottero dalla piazzola dell’ospedale “Giovanni Paolo II” di Pieve di Cadore per il trasporto a Treviso in codice 2, cioè condizioni di media gravità. Una serie di traumi, in particolare all’altezza della schiena, dopo una caduta da un’altezza tra gli otto e i nove metri. Non si conosce ancora la prognosi precisa e bisognerà anche verificare come ha passato la notte.

Quello che ci si domanda è se non ci siano dei sorveglianti pronti a bloccare iniziative così scriteriate: «Ci sono sempre stati e fanno indubbiamente un buon lavoro di prevenzione, ma dev’essersi trattato di qualcosa che ha sorpreso tutti», conclude Titton, «l’importante è che sia andata a finire bene, nel senso che non ci sono state conseguenze peggiori». —



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