Birra Castello, due milioni per il magazzino

L’azienda investe nell’ampliamento dello stabilimento, in futuro anche uno show room e un punto vendita

PEDAVENA. Un nuovo capannone che andrà ad ampliare il magazzino dove stoccare il prodotto finito e alcune idee per valorizzare e pubblicizzare un brand che piace per la sua qualità e la sua storia. Birra Castello fa sul serio e investe nello stabilimento di Pedavena. Circa due milioni di euro la mega commessa che servirà a trasformare la parte una volta occupata dal vecchio edificio della Bovis, già raso al suolo. Le ruspe dell’impresa trevigiana Comarella hanno già cominciato a lavorare all’ampliamento che per la parte destinata a magazzino si spera sarà già pronta per l’estate. Ma non c’è solo la necessità di avere più spazio dietro a questo importante cantiere: Castello ha da tempo intuito il potenziale del marchio “Birra Pedavena”. Lo testimoniano i locali aperti in varie parti d’italia con arredamento, menù e birre in linea con quello che è il locale affollato ogni anno da decine di migliaia di persone.

E allora ecco questo nuovo capannone tutto in legno, realizzato sulla falsariga di quello già fatto realizzare da Birra Castello per lo stabilimento di San Giorgio di Nogaro, dove nell’immediato troverà posto il magazzino allargato, ma che nel prossimo futuro ci sarà la valorizzazione del brand: «È il segno di come Castello crede e investe a Pedavena», afferma il direttore delo stabilimento Gianni Pasa, «d’altra parte dopo l’installazione della nuova linea per confezionare la birra in barattolo si è verificata la necessità di un ampliamento e l’azienda ha voluto investire pensando non solo alla funzionalità dello stabilimento, ma anche all’accoglienza del pubblico».

Su questo secondo aspetto ci sono diverse idee in campo, nessuna ancora definitiva. Il capannone sarà interamente realizzato in legno dall’impresa altoatesina Holzbau, specializzata in questo tipo di strutture. Una parte sarà destinata a magazzino, il resto della superfiecie potrebbe ospitare uno show room con tutti i prodotti dell’azienda, magari un punto vendita dove vendere la birra e i gadget a marchio Pedavena. E forse potrebbe essere creato un microbirrificio dove creare birre di nicchia che negli ultimi anni stanno ottenendo un buon successo ritagliandosi un proprio spazio di mercato. Non sono previste assunzioni nel breve termine, ma un domani, quando dovessero entrare a regime queste ulteriori iniziative commerciali e di marketing , qualche posto di lavoro potrebbe saltare fuori.

Le ruspe hanno già iniziato a lavorare un paio di settimane fa, hanno spianato il vecchio edificio che ospitava la Bovis e fu residenza della famiglia Luciani. Il primo passo sarà livellare tutta l’area, poi si passerà all’edificazione vera e propria.

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