Black out in centro storico vie al buio da Ferragosto
BELLUNO. Via Mezzaterra, via San Lucano, via San Pietro e via Primo novembre al buio da quattro giorni e lo saranno probabilmente fino ad oggi. È stato risolto ieri invece il black out che ha interessato piazza dei Martiri domenica sera.
In tilt l’illuminazione pubblica cittadina, vuoi per la vetustà dei cavi vuoi per l’umidità generatasi dopo le numerose e abbondanti piogge di queste settimane.
La segnalazione è arrivata ancora nei giorni scorsi, ma come spiegano dagli uffici comunali, «non è semplice individuare quale sia il cavo danneggiato», e quindi, è il caso di dirlo, si brancola ancora nel buio.
Dal giorno di Ferragosto le vie storiche di Belluno sono completamente “oscurate” e per chi vi abita diventa davvero un percorso ad ostacoli rincasare dopo le 21. Anzi, bisogna avanzare a tentoni con il timore di non calpestare qualche escremento spesso “dimenticato” dai padroni di cani sul marciapiedi. Infatti, se manca l’illuminazione pubblica in queste vie che portano al Piave, non si vede davvero ad un palmo dal naso. Alcune segnalazioni sono arrivate al Comune da parte dei cittadini, anche se molti in questa settimana erano in ferie e quindi la richiesta di intervento non è stata forse così pressante. Qualcuno si è rivolto poi allo Sportello del cittadino che però ieri mattina non sapeva ancora dare risposte certe.
E come se non bastasse domenica sera anche piazza dei Martiri è rimasta al buio. «Si tratta di due problemi diversi», precisa il dirigente comunale del settore, l’architetto Carlo Erranti. «Da una parte c’è la centralina che controlla la piazza, il cui quadro elettrico è posizionato sotto l’Astor e in via Cipro: su questi i nostri tecnici sono intervenuti già questa mattina (ieri per chi legge, ndr) e a quanto pare tutto dovrebbe essere stato sistemato e portato alla normalità».
Discorso diverso, invece, per le vie Mezzaterra, san Lucano, san Pietro e Primo novembre che rientrano in un altro ambito. «Qui i cavi sono vecchi e si spellano», spiega Erranti, «e quando il rame entra in contatto con il terreno si verifica una dispersione che fa saltare il magnetotermico, cioè praticamente scatta il cosiddetto salvavita, come capiterebbe in un’abitazione, generando il black out. Ma individuare dove sia il problema non è semplice. I tecnici ieri mattina hanno cercato di individuarlo e non è detto che lo abbiano trovato. Un problema che si è creato anche a causa della pioggia e dell’umidità».
Si dovrà attendere forse oggi per vedere un po’ di chiaro in questa zona storica del centro, e probabilmente si dovrà aspettare la pioggia perché si rendano evidenti i cavi “spellati” su cui poi i tecnici dovranno intervenire per riparare il guasto.
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