Black out per maltempo, caos in stazione

Domenica e ieri disagi per i pendolari alle prese con ritardi di ore . Chisso: «Impensabile che un temporale faccia questo»
Di Paola Dall’anese
Belluno, 10 dicembre 2007. Alla stazione di Belluno arriva il nuovo servizio navetta di trenitalia Il Minuetto
Belluno, 10 dicembre 2007. Alla stazione di Belluno arriva il nuovo servizio navetta di trenitalia Il Minuetto

BELLUNO. Il maltempo manda in tilt il trasporto ferroviario per due giorni. Sette i treni sulla tratta Belluno-Conegliano saltati o che hanno subito dei ritardi (di oltre due ore) domenica pomeriggio e per tutta la serata a causa di un fulmine che ha fatto saltare l’apparato di controllo della stazione di Conegliano. Problemi anche ieri mattina per un guasto rilevato alla stazione di Sacile. I disagi si sono concentrati tra le 7 e le 8 di ieri, con i ritardi che si sono trascinati per qualche ora. Decine i pendolari che hanno perso le corse e quindi le coincidenze, creando non poco malcontento, che si aggiunge a quello purtroppo esistente da tempo.

Sulla vicenda è intervenuto anche l’assessore regionale al trasporto, Renato Chisso che si è detto scandalizzato per quanto accaduto a causa di un semplice temporale.

Domenica di passione. Domenica da dimenticare quella appena trascorsa per i pendolari bellunesi. Il temporale e alcuni fulmini caduti su Conegliano intorno alle 16.40 hanno mandato in tilt l’apparato di controllo della stazione ferroviaria che gestisce scambi, segnali e traffico. Fuori controllo anche i passaggi a livello. Impossibile, quindi, far partire i convogli da e per Conegliano. Il black out è durato fino alle 20.40, anche se gli strascichi si sono registrati fino a dopo la mezzanotte. Trenta i treni coinvolti complessivamente, sette dei quali in partenza e in arrivo da Belluno: di questi, quattro sono stati soppressi tra Conegliano e Vittorio Veneto. I ritardi non sono mancati, e in molti casi hanno superato le due ore. Sulla Conegliano-Belluno la prima corsa partita è stata quella delle 16.41, partita con 50 minuti di ritardo e arrivata a destinazione due ore oltre l’orario previsto. Le altre corse da Belluno (dalle 18.41 fino alle 20.41) hanno avuto quale capolinea Vittorio Veneto, da dove è stato messo a disposizione un pullman sostitutivo. Lo stesso dicasi per i treni che viaggiavano in direzione opposta. Decine gli utenti che dovevano scendere a Conegliano per andare a Venezia, che hanno dovuto attendere l’intero pomeriggio per raggiungere la meta prefissata.

Lunedì ancora ritardi. Disagi anche ieri mattina, quando si sono registrati ulteriori ritardi. Il problema, questa volta, è scattato alle 7.30 ed è stato risolto un’ora più tardi. Tutta colpa di un guasto su un deviatoio nella stazione di Sacile, che ha interessato i binari per Venezia e per Udine. Sette i treni regionali della linea Udine-Venezia (passano a Conegliano) che hanno subito fino a 40 minuti di ritardo. Sei le corse parzialmente cancellate (hanno iniziato o concluso la loro corsa prima di giungere a Sacile). A questo disagio, si è aggiunto, poi, un problema ai passaggi a livello sempre sulla tratta Belluno-Conegliano . Molti i viaggiatori che hanno perso coincidenze o sono arrivati in ritardo a scuola o al lavoro.

L’assessore Chisso protesta. «Capisco che siamo in un’epoca di cambiamenti climatici, ma è impensabile che un temporale, che non ha molto di speciale, mandi letteralmente in tilt il servizio ferroviario, provocando non solo disagi a chi viaggia, ma danni economici notevoli alle imprese e ai singoli», protesta l’assessore regionale Renato Chisso. «Intendiamoci, gli imprevisti sono sempre in agguato, ma non escluderei che una tale somma di inconvenienti vada fatta risalire a una debolezza generale delle infrastrutture ferroviarie. I passeggeri, la Regione e anche Trenitalia, che poi i treni è impegnata a far correre, devono poter contare su sistemi meno delicati e con una migliore manutenzione, che non si guastino per un po’ di freddo, per un vento intenso o per la pioggia», conclude.

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