Black out per maltempo, caos in stazione

BELLUNO. Il maltempo manda in tilt il trasporto ferroviario per due giorni. Sette i treni sulla tratta Belluno-Conegliano saltati o che hanno subito dei ritardi (di oltre due ore) domenica pomeriggio e per tutta la serata a causa di un fulmine che ha fatto saltare l’apparato di controllo della stazione di Conegliano. Problemi anche ieri mattina per un guasto rilevato alla stazione di Sacile. I disagi si sono concentrati tra le 7 e le 8 di ieri, con i ritardi che si sono trascinati per qualche ora. Decine i pendolari che hanno perso le corse e quindi le coincidenze, creando non poco malcontento, che si aggiunge a quello purtroppo esistente da tempo.
Sulla vicenda è intervenuto anche l’assessore regionale al trasporto, Renato Chisso che si è detto scandalizzato per quanto accaduto a causa di un semplice temporale.
Domenica di passione. Domenica da dimenticare quella appena trascorsa per i pendolari bellunesi. Il temporale e alcuni fulmini caduti su Conegliano intorno alle 16.40 hanno mandato in tilt l’apparato di controllo della stazione ferroviaria che gestisce scambi, segnali e traffico. Fuori controllo anche i passaggi a livello. Impossibile, quindi, far partire i convogli da e per Conegliano. Il black out è durato fino alle 20.40, anche se gli strascichi si sono registrati fino a dopo la mezzanotte. Trenta i treni coinvolti complessivamente, sette dei quali in partenza e in arrivo da Belluno: di questi, quattro sono stati soppressi tra Conegliano e Vittorio Veneto. I ritardi non sono mancati, e in molti casi hanno superato le due ore. Sulla Conegliano-Belluno la prima corsa partita è stata quella delle 16.41, partita con 50 minuti di ritardo e arrivata a destinazione due ore oltre l’orario previsto. Le altre corse da Belluno (dalle 18.41 fino alle 20.41) hanno avuto quale capolinea Vittorio Veneto, da dove è stato messo a disposizione un pullman sostitutivo. Lo stesso dicasi per i treni che viaggiavano in direzione opposta. Decine gli utenti che dovevano scendere a Conegliano per andare a Venezia, che hanno dovuto attendere l’intero pomeriggio per raggiungere la meta prefissata.
Lunedì ancora ritardi. Disagi anche ieri mattina, quando si sono registrati ulteriori ritardi. Il problema, questa volta, è scattato alle 7.30 ed è stato risolto un’ora più tardi. Tutta colpa di un guasto su un deviatoio nella stazione di Sacile, che ha interessato i binari per Venezia e per Udine. Sette i treni regionali della linea Udine-Venezia (passano a Conegliano) che hanno subito fino a 40 minuti di ritardo. Sei le corse parzialmente cancellate (hanno iniziato o concluso la loro corsa prima di giungere a Sacile). A questo disagio, si è aggiunto, poi, un problema ai passaggi a livello sempre sulla tratta Belluno-Conegliano . Molti i viaggiatori che hanno perso coincidenze o sono arrivati in ritardo a scuola o al lavoro.
L’assessore Chisso protesta. «Capisco che siamo in un’epoca di cambiamenti climatici, ma è impensabile che un temporale, che non ha molto di speciale, mandi letteralmente in tilt il servizio ferroviario, provocando non solo disagi a chi viaggia, ma danni economici notevoli alle imprese e ai singoli», protesta l’assessore regionale Renato Chisso. «Intendiamoci, gli imprevisti sono sempre in agguato, ma non escluderei che una tale somma di inconvenienti vada fatta risalire a una debolezza generale delle infrastrutture ferroviarie. I passeggeri, la Regione e anche Trenitalia, che poi i treni è impegnata a far correre, devono poter contare su sistemi meno delicati e con una migliore manutenzione, che non si guastino per un po’ di freddo, per un vento intenso o per la pioggia», conclude.
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