Bloccati dalla neve sulla Croda Rossa

BELLUNO. Giornata di passione per i soccorritori bellunesi impegnati a recuperare turisti in difficoltà sulle Dolomiti. La montagna riserva sempre sorprese, come dimostrano i due escursionisti...

BELLUNO. Giornata di passione per i soccorritori bellunesi impegnati a recuperare turisti in difficoltà sulle Dolomiti. La montagna riserva sempre sorprese, come dimostrano i due escursionisti olandesi rimasti bloccati sulla Croda Rossa, a Comelico Superiore. Nonostante le alte temperature registrate in questi giorni in tutto il Bellunese i due, impegnati sulla ferrata Zandonella, si sono trovati di fronte alla neve che ha coperto il cavo per alcuni metri. Necessario l’intervento dell’eliambulanza del Suem che li ha imbarcati in hovering e portati al rifugio Lunelli. Attorno alle 20, l'elicottero dell'Aiut Alpin Dolomites di Bolzano è stato inviato dal 118 lungo il sentiero numero 215 per un escursionista di 62 anni colto da malore all'altezza delle scalette. Recuperato, l'uomo è stato trasportato al Passo Tre Croci e affidato all'ambulanza diretta all'ospedale di Cortina. Su richiesta del 118 di Pordenone, la stazione del Soccorso alpino di Longarone, in accordo con quella della Val Cellina ha mandato una squadra a Casso, per un eventuale supporto all'elicottero di Udine intervenuto sopra l'abitato per una persona infortunata che, una volta individuata, è stata imbarcata e accompagnata all'ospedale. Prima l’elicottero è stato impegnato al rifugio Vandelli, a Cortina, per un'escursionista con un trauma alla caviglia. Tanto il lavoro anche per le squadre a terra: in mattinata il Soccorso alpino della Val Pettorina è intervenuto in supporto all'ambulanza in località Saviner, dove E.P., 74 anni, di Padova, era scivolato, infortunandosi a una gamba per cui è stato portato all'ospedale di Agordo. Attorno alle 13.30 due tecnici del Cnsas di Auronzo al rientro da una scalata hanno sentito delle richieste di aiuto provenire dalla Via Comici alla Punta Col de Varda, dove una trevigiana era bloccata sul secondo tiro, incapace di proseguire e impaurita. I soccorritori sono risaliti e, dopo averla raggiunta, l'hanno calata fino alla base. I soccorritori della Val Comelico hanno invece raggiunto in jeep Malga Manzon, in Val Visdende a Santo Stefano, per un malore accusato da un turista austriaco. La squadra ha quindi trasportato F.L., 58 anni, fino all'ambulanza diretta all'ospedale di Pieve di Cadore. Che le Dolomiti siano state prese d’assalto lo confermano anche le lunghe code per il rientro sulla statale Alemagna e sull’Agordina. Molti i veicoli fermi per motori in panne.

Una montagna così affollata impone però una riflessione: «Risulta fondamentale in queste giornate di attività straordinaria il servizio di elisoccorso» spiega Fabio Bristot, «per garantire l'abbattimento dei tempi di intervento, ma rimane pur sempre fondamentale il servizio del personale Cnsas operante anche via terra. Assicurare, infatti, nei week end un servizio di reperibilità svolto da oltre 40 operatori Cnsas (in alcune giornate oltre 60) a cui si aggiungono una media di 12/15 operatori dedicati a servizio ed assistenza dei svariati eventi sportivi, rappresenta uno sforzo significativo e importante a tutela delle nostre comunità e dell'utenza turistica. A questi uomini e donne crediamo debba andare il ringraziamento della Direzione del Cnsas e forse anche di altri soggetti che, alle volte, sembrano scordare l'impegno e l'indiscutibile rischio che dietro questi numeri è nascosto».

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