Blogger stavolta assolto non diffamò l’onorevole

BELLUNO. Prima assoluzione per il blogger. Stavolta Tiziano Dal Farra non ha diffamato l’avvocato ed ex parlamentare Maurizio Paniz. L’imputato è stato assolto con formula dubitativa dal giudice Zantedeschi, perché non è stata raggiunta la prova che fosse stato lui a scrivere le frasi sotto inchiesta. Il pm Gulli l’aveva vista diversamente, chiedendo una condanna a otto mesi di reclusione e il difensore di parte civile Mario aveva aggiunto un risarcimento danni di 50 mila euro. Il difensore Sperandio, infine, aveva prospettato l’assoluzione che, in definitiva, ha ottenuto.

Le querele di Paniz a Dal Farra sono state diverse e non sono mancate le condanne. In questo caso, si discuteva del profilo Facebook «Maurizio Paniz - Rassegna Stampa», del quale era incriminata già la sezione informazioni «in considerazione della censura sistematica che Paniz applica sulla sua pagina contro chiunque si avvicini ai nervi scoperti della sua attività». Nel diario poi, c’erano vari post inseriti dalla pagina personale Tiziano Dal Farra o da vajont.info antimafie BL (un blog questo, sequestrato dal gip di Belluno, su richiesta della Procura della Repubblica), oltre a un collegamento a un video su youtube, nel quale non si parla solo dell’ex onorevole di Forza Italia, ma anche della sua famiglia.

La parte offesa lamentava anche il fatto che l’atteggiamento di Dal Farra dura ormai da alcuni anni e le condanne penali, in primo grado e in appello, non hanno avuto alcun effetto deterrente: «Il signor Dal Farra si è dato una patente di assoluta impunità, si fa beffe delle condanne a sola pena pecuniaria e periste nel suo comportamento delittuoso, manifestando assoluto spregio anche per l’autorità giudiziaria».

Il pubblico ministero Gulli ha ritenuto pienamente provata la penale responsabilità penale dell’imputato, in ordine al reato di diffamazione aggravata e chiesto la condanna, alla quale si è aggiunto il risarcimento. Ma dopo l’arringa di Sperandio, il tribunale ha assolto, sebbene con la formula dubitativa. —

G.S.

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