Boati in Fadalto: volantini anonimi annunciano il sisma

Sono stati recapitati a casa degli abitanti e in locali pubblici. Il sindaco di Vittorio Veneto ha sporto denuncia contro ignoti per sciacallaggio
La Val Lapisina vista da Sella Fadalto
La Val Lapisina vista da Sella Fadalto
FAdALTO. Allarme-sciacalli in Fadalto. Ignoti buontemponi hanno annunciato il terremoto per domani, altri per il 7, altri ancora per il 12. Con tanto di volantini distribuiti nelle case e nei locali pubblici. Il sindaco di Vittorio Veneto Gianantonio Da Re ha annunciato che li ha denunciati ai carabinieri per procurato allarme.


Intanto il Comitato operativo intercomunale ha fissato per mercoledì una riunione. L'incontro è aperto a tutti i sindaci della Provincia di Treviso. A suo tempo avevano attribuito la paternità dei boati agli ufo. E i residenti - quelli che di notte venivano svegliati dai botti, sentendo tremare i pavimenti della casa - si erano incavolati. Ma senza reagire in termini di denuncia. Adesso, invece, l'ha fatta il sindaco.


Anche a seguito di una ferma protesta dell'assessore Bruno Fasan che abita in Fadalto. «La gente è spaventata perché si è trovata raggiunta da volantini che annunciano il terremoto per sabato, oppure per i prossimi giorni», racconta Fasan. «I volantini sono stati recapitati soprattutto agli anziani, avvertendoli che sabato in particolare sarebbe arrivato un cataclisma con la distruzione di un'area amplissima, da Farra fino a Riese Pio X e con il consiglio di trasferirsi al sicuro, verso Trichiana».


«Vuoi vedere che qualche malintenzionato vuol far scappare i nostri anziani, magari per rubare nelle loro case abbandonate?», si chiede, preoccupato, Fasan. E così la gente che ha telefonato ai vigili del fuoco, alla polizia locale, e ha bombardato di chiamate anche il centralino del Comune. A questo punto il sindaco Da Re, primo responsabile della Protezione civile, ha deciso di reagire con fermezza. Ed ha presentato denuncia.


«E' chiaro che si tratta di atti di sciacallaggio, opera di irresponsabili, per i quali il Comune ha presentato denuncia di procurato allarme verso ignoti e sui quali stanno indagando i Carabinieri», spiega il sindaco. «Questo gesto - continua - contribuisce a diffondere un allarmismo diffuso e immotivato. La situazione non è tale da essere allarmante. Il Centro Operativo Intercomunale per questo sta studiando dati e sta raccogliendo i risultati delle indagini tecnici, e possiamo dire che non possono essere correlati automaticamente a segnali precursori, come hanno detto gli esperti».


«In presenza di un analogo fenomeno, anche noi prenderemo gli stessi provvedimenti», annuncia il sindaco di Farra Floriano De Pra.

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