Boati sul Fadalto: è microterremoto, registrate 115 scosse
Un microterremoto superficiale, in zona altamente sismica, con 115 scosse registate dai sismografi in una sola settimana. E' questa la spiegazione scientifica per i boati avvertiti sul Fadalto
VENEZIA. Un microterremoto superficiale, in zona altamente sismica, con 115 scosse registate dai sismografi in una sola settimana. E' quanto sta accadendo sul Fadalto, tra i comuni di Vittorio Veneto e Farra d'Alpago (Belluno) dove da qualche tempo si avvertono boati che hanno messo in allarme la popolazione.
L'indicazione che dà una possibile risposta all'origine dei boati è emersa in un vertice, a Mestre, dove si sono incontrati in una trentina tra geologi, tecnici, amministratori, vigili del fuoco coinvolgendo i centri di Trieste, Udine ed esponenti del Cnr.
L'allarme è stato fatto scattare qualche tempo fa dalla popolazione che avvertiva dei boati sordi, temendo crolli dalle pendici del monte Pizzoc e dalla piana del Cansiglio; questa circostanza è stata esclusa perché pur essendo visibili spaccature della roccia queste non sarebbero recenti. Gli esperti hanno messo sotto osservazione la zona con una rete di sette sismografi (uno era già presente) identificando in un'area di circa due chilometri, sul cosiddetto Fadalto basso, il luogo dove si sono verificate le microscosse (massima magnitudo 1,5) a carattere verticale non avvertibili dall'uomo ma solo dalle apparecchiature messe dopo la segnalazione dei boati.
I 'tuoni' sordi e frequenti, causa dell'indagine, sarebbe generato anche dal fatto che la zona è carsica e che crolli superficiali facilmente possono portare all'emanazione di onde sonore. Il Fadalto, una sella che separa il tervigiano dal bellunese, fu formato 9.000 anni fa da una frana che deviò il Piave.
Al via i piani di sicurezza
. Nessun allarme, ma in una zona sismica ad alto rischio la prudenza è obbligo e così per i circa 500 abitanti della Val Lapisina, sotto il monte Fadalto, scattano i piani per la sicurezza dopo le preoccupazioni generate da una serie di boati provenienti dal monte Pizzoc.
Interessati all'operazione saranno i sindaci di Vittorio Veneto e Farra d'Alpago (Belluno) cui fa da confine il Fadalto. I piani operativi scatteranno a giorni ma si sono delineate le prime linee in una riunione tra tecnici, esperti ed amministratori, a Mestre.
Un'unica cabina di regia verrà stabilita in uno dei due comuni alla quale giungeranno tutti i dati raccolti ogni due-tre giorni - ha riferito il sindaco di Vittorio Veneto Gianantonio Da Re - dal Cnr e dai centri sismologici di Udine e Trieste per le opportune valutazioni del fenomeno.
Inoltre vigili del fuoco e forze dell'ordine monitoreranno il territorio mentre informazioni saranno diffuse per i cittadini e ci saranno periodici incontri. Per Paolo Comello responsabile del centro sismologico di Udine, non c'è nessun allarme ma l'area può essere considerata a rischio per la propria storia geologica e nessuna circostanza va trascurata.
Tra una quindicina di giorni è previsto un nuovo vertice per confrontare ed incrociare i dati dell'area interessata dai boati.
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