Bob a Cortina, il Cio avverte: «I tempi saranno impegnativi fino alla fine»

L’organizzazione mondiale segue da vicino il cantiere: «Controlliamo perché le opere non possono subire ritardi»

Alessandro Michielli
Un rendering del futuro Sliding centre di Cortina
Un rendering del futuro Sliding centre di Cortina

Massima attenzione da parte del Cio sullo stato avanzamento lavori dei cantieri olimpici.

Il Comitato Olimpico Internazionale, tramite un suo portavoce, fa il punto della situazione e spiega in che modo sta monitorando l’andamento lavori in vista dei Giochi del 2026, a partire da quelli della pista da bob di Cortina: «All’inizio di quest’anno, il Comitato Olimpico Internazionale ha preso atto della decisione delle autorità italiane di proseguire con la ricostruzione della pista di Cortina d’Ampezzo per le gare di bob, skeleton e slittino per i Giochi Olimpici Invernali Milano Cortina 2026. È fondamentale ribadire che la potenziale realizzazione di una pista, insieme a tutte le opere infrastrutturali, è radicata negli investimenti pubblici e non rientra nelle competenze del Comitato Organizzatore di Milano Cortina 2026».

«Sempre a febbraio», prosegue, «il Comitato Olimpico Internazionale ha dichiarato che è necessario un attento monitoraggio dell’avanzamento dei lavori di costruzione di progetti con tempistiche impegnative, tra cui la pista da “bob” di Cortina. Questo monitoraggio è in corso e vediamo che ci sono stati dei progressi».

«Ma le tempistiche», evidenzia il portavoce del Cio, «saranno impegnative fino alla fine, quindi dobbiamo continuare a monitorare perché questi progetti non possono essere ritardati».

«Per quanto riguarda in particolare la pista», aggiunge il Cio, «il Comitato Olimpico Internazionale e il Consiglio di Amministrazione di Milano Cortina 2026 avevano già chiesto al Comitato Organizzatore di Milano Cortina 2026 di preparare un piano B in caso di ritardi, per garantire lo svolgimento delle gare di bob, skeleton e slittino a Milano Cortina 2026».

L’ultimo commento del portavoce del Cio si riferisce alla notizia dell’ufficializzazione del piano B rispetto alla pista di Cortina.

Infatti, come dichiarato da Fondazione Milano Cortina 2026, la pista di Lake Placid (Stato di New York) è ufficialmente il piano di riserva per le gare olimpiche di bob, skeleton e slittino se i lavori di realizzazione dello Sliding centre di Cortina non saranno completati nei tempi stabiliti dal cronoprogramma.

MiCo ha fornito all’ente gestore dell’impianto di Lake Placid un documento dove ufficializza la località americana, parte della contea di Essex, come riserva per le gare olimpiche di bob, skeleton e slittino.

L’impianto di Lake Placid aveva bisogno di alcuni interventi di “abbellimento” e per poter richiedere un finanziamento pubblico allo Stato di New York, doveva presentarsi con una documentazione ufficiale per giustificare la richiesta.

Sulla questione era intervenuta Fondazione Milano Cortina per tranquillizzare tutta l’opinione pubblica: «Nessuno mette in dubbio Cortina», ha affermato pochi giorni fa Fondazione Milano Cortina 2026, allineata con Governo e Simico.

«Il Cio e le Federazioni internazionali sono stati avvisati e sono sereni. Quindi si va a Cortina, ma come di norma bisogna sempre avere un piano B. Ad oggi non c’è nessun dubbio che l’impianto dello Sliding centre verrà finito e che andremo a Cortina a fare le gare di bob, skeleton e slittino», ribadisce Fondazione MiCo, «ma è normale avere un piano di riserva: sono state analizzate tutte le possibili soluzioni e Lake Placid, a tutti gli effetti, è la migliore».

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