Boccata di ossigeno per le Province Anche investimenti

BELLUN0. Chi si rivedono? Le Province. La Legge di Stabilità, prossima al varo, prevede una serie di misure che consentiranno a questi enti di respirare, anziché di chiudere per soffocamento. «Con...
BELLUN0. Chi si rivedono? Le Province. La Legge di Stabilità, prossima al varo, prevede una serie di misure che consentiranno a questi enti di respirare, anziché di chiudere per soffocamento. «Con le risorse messe a disposizione dalla nuova Finanziaria – sospira il presidente Roberto Padrin – potremmo finalmente chiudere il capitolo Veneto Strade, sistemare alcune scuole ed assumere fra le 4 e le 5 persone».


Con la Legge di Bilancio 2018, si potrà tornare a definire programmi pluriennali – secondo il presidente dell’Unione delle Province italiane, Achille Variati - anche se non sarà semplice, vista la situazione di crisi in cui sono stati ridotti i bilanci dopo anni di tagli. In particolare si riafferma poi l’autonomia finanziaria degli enti, che è scritta nella Costituzione e che per le Province era stata disattesa: non più tagli e contributi, dunque, ma utilizzo dei tributi propri per la copertura delle funzioni fondamentali.


Come noto, la Provincia di Belluno è costretta a restituire a Roma 23 milioni dei 45 del bilancio. Quanto alle risorse – prosegue il presidente dell’Upi - i 317 milioni assegnati per la spesa corrente dei servizi essenziali, sommati alle risorse stanziate dalle manovre precedenti, azzerano il taglio imposto dalla finanziaria 2015: ma non riescano a finanziare pienamente il costo dei servizi a fabbisogni standard.


Il risultato più importante, secondo Variati, è il rilancio degli investimenti locali, bloccati da anni di mancate risorse: con questa manovra infatti si istituisce, novità assoluta, un fondo pluriennale di 1 miliardo 620 milioni che servirà a restituire dignità alla viabilità provinciale e ad avviare il primo piano di investimenti sui 130 mila chilometri di strade e sui 30.000 ponti, gallerie, e viadotti gestiti da Province e Città metropolitane. È pescando in questa disponibilità che Belluno ritiene di poter ottenere la somma necessaria per dare copertura alla voragine delle strade. Per il presidente Variati è poi importante l’avere cancellato l’assurdo blocco che impediva alle Province autonomia organizzativa sul personale: ora sarà possibile assumere in via prioritaria, in una logica di sostenibilità finanziaria, personale tecnico e amministrativo indispensabile per tornare a progettare e lavorare per le opere pubbliche.


A Palazzo Piloni si è fatto il conto che potrebbero essere inserite in organico almeno 4 se non 5 collaboratori.
(fdm)


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