Bocciati gli appartamenti a due passi dall’ospedale

Il proprietario del prato fra il San Martino e l’Eurospar vuole costruire palazzine Frison: «È un’area strategica per i servizi ospedalieri, ne ragioneremo nel Pat»
Di Alessia Forzin

BELLUNO. Palazzine al posto dell’area verde? La commissione dice no. La zona è quella fra l’ospedale, il parco San Lorenzo e il supermercato Eurospar in viale Europa. Il privato proprietario dell’area ha presentato una richiesta in Comune per verificare la possibilità di ottenere un cambio di destinazione d’uso del terreno al fine di realizzare un piccolo complesso residenziale. Ma la commissione urbanistica, riunita giovedì sera, è orientata a negare questa possibilità.

L’area in questione è quella, oggi recintata, che i residenti a Mussoi e in particolare in via San Lorenzo utilizzavano come percorso per arrivare al supermercato e all’ospedale. Lo hanno fatto per anni, creando un sentiero nel prato, fino a quando il proprietario non ha transennato l’area impedendo l’accesso. Legittimo, trattandosi appunto di una proprietà privata. Ora il proprietario ha presentato una richiesta per capire quale possibilità ci sia di ottenere la variante al Piano regolatore necessaria perché quel terreno non ha destinazione residenziale. È infatti classificato come area per attrezzature ospedaliere.

«In passato c’erano state alcune proposte progettuali, funzionali al vicino ospedale», spiega l’assessore Franco Frison. Si era pensato di costruire in quella zona gli uffici dell’azienda sanitaria, per esempio. «Nessuna proposta si è mai concretizzata», continua Frison. «Di recente il proprietario del terreno ha presentato una richiesta per la valorizzazione dell’area per usi privati». Cioè per realizzare un intervento edilizio per scopi abitativi. Palazzine con appartamenti in pratica.

«Sicuramente le esigenze dell’ospedale sono cambiate, vedo difficile che ci possa essere un interesse da parte dell’Usl per quell’area», prosegue Frison, «ma nonostante ciò non riteniamo corretto concedere una variante al Piano regolatore vincolando quell’area a un uso diverso da quello previsto dal Prg». Tradotto: la variante urbanistica non sarà concessa.

È questo l’orientamento della commissione: «L’area è strategica e ogni ragionamento su di essa sarà rinviato ad uno studio specifico che sarà fatto nell’ambito del Pat», conclude Frison. «Oggi non è opportuno agire diversamente». Per il momento, dunque, quell’area verde rimarrà com’è: un prato.

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