Bocciato alla visita per riavere la patente Aveva bevuto vino
BELLUNO. Due cicchetti al bar prima di sottoporsi all’esame medico della commissione provinciale per riavere la patente: «Ma non ho esagerato, perchè dovevo venire qui». Due cicchetti: «q.b.», quanto basta, cioè, per vedersi negare il rinnovo. I medici avevano capito che l’uomo non era in sè e gli hanno detto di ripassare.
Alla fine, l’altro giorno è dovuta intervenire la polizia negli uffici della Usl 1 di via Feltre per calmare un sessantenne che si era inviperito perchè i medici lo avevano “bocciato” alla visita di verifica perchè potesse riavere il suo permesso di guida.
Nessuna denuncia da parte dei poliziotti, che hanno invitato l’uomo a tornare a casa e a rifare la trafila, questa volta senza fare la tappa al bancone del bar.
L’episodio è avvenuto ancora martedì: sede della Usl 1, in via Feltre, appunto, al secondo piano vengono eseguite le apposite visite mediche da parte della commissione per il rilascio delle patenti di guida.
Qui si era recato anche F.D., 60 anni, proveniente da un paese della Sinistra Piave. Il 60enne aveva preso l’autobus per arrivare in via Feltre ed era arrivato in anticipo rispetto all’orario dell’appuntamento medico stabilito. Ancitipo “galeotto”: l’uomo è andato al bar e, come ha riferito agli agenti, si è fermato a bere «qualche bicchiere di vino». Ma non aveva «esagerato, perchè sapeva che doveva presentarsi in commissione» si spiega in una nota della questura.
La Volante è stata chiamata perchè il 60enne s’era molto arrabbiato con i medici che non volevano rinnovargli la patente per ovvi motivi. In effetti, i sanitari hanno riferito che dopo aver fatto la visita (con responso negativo), il 60enne ha iniziato a inveire con insulti su di loro.
Secondo i medici, almeno per quanto riferito alla polizia, il soggetto, durante la visita, aveva avuto un comportamento tipico da assuntore di sostanze alcoliche. Motivo per cui gli stessi agenti hanno chiesto a F.D. di sottoporsi alla prova del precursore per valutare l’effettiva assunzione di alcool: il 60enne però s’è rifiutato categoricamente, insistendo invece nel volere lasua patente. Gli operatori della Volante l’hanno identificato e ascoltato le sue ragioni: racconto nel quale F.D. si diceva arrabbiato per il comportamento dei medici. Poi è saltata fuori anche la storia dei bicchieri di vino bevuti.
Una volta tranquillizzato, il sessantenne è stato invitato a uscire dalla Usl e a presentarsi di nuovo per l’esame. Se voleva indietro la patente, avrebbe dovuto rifare la procedura. Bevendo un caffè, se proprio doveva andare al bar. (cri.co.)
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