Bocciato lo Ski terminal Arabba

Livinallongo. Il Comune si mette di traverso: secondo i tecnici non è previsto nel Piano regolatore

LIVINALLONGO. Il Comune boccia lo "Ski Terminal Arabba" della Sofma: «Non è previsto nel Prg» dice l'ufficio tecnico che rimanda tutto alla presentazione di un Piano degli Interventi. Cassati parcheggi interrati ed una palestra di roccia.

Del progetto si comincia a parlare ancora tre anni fa quando in consiglio comunale si deve approvare il Pati. Allora la Sofma, società che gestisce gli impianti del Portavescovo, chiedeva di realizzare circa 23 mila metri cubi, di cui 5 mila per servizi commerciali e 10 mila per foresteria, nell'area tra la partenza degli impianti e la vicina, prevista, lottizzazione di Sorieghe, sempre di sua proprietà. Contro il progetto si era battuto l'allora gruppo di minoranza con a capo l'attuale sindaco Leandro Grones che era riuscito ad ottenere il mantenimento del vincolo pubblico sulla viabilità di accesso a Sorieghe. Un passo questo che, secondo Grones, avrebbe notevolmente ridotto la volumetria.

Due progetti strettamente legati quello dello Ski Terminal e di Sorieghe. Comune e Sofma avevano tentato di trovare un accorso per realizzare la nuova viabilità di accesso a Sorieghe che avrebbe dovuto creare una sorta di mini tangenziale di Arabba sulla destra orografica del Cordevole.

Il progetto previsto inizialmente infatti era praticamente irrealizzabile, soprattutto per gli alti costi. Così di fatto la lottizzazione si era trovata senza una viabilità di accesso, situazione questa che aveva portato Sofma e Comune ad un contenzioso legale. Il Tar aveva dato ragione alla prima ma il Comune aveva fatto ricorso al Consiglio di Stato.

Il primo dicembre scorso Sofma ha presentato comunque un primo progetto per realizzare lo Ski Terminal Arabba che l'ente pubblico ha cassato in quanto i metri cubi richiesti e la destinazione urbanistica degli stessi non rispettano le previsioni del Prg. Un no che comunque non chiude le porte ai progetti di Sofma in quanto rimanda tutto all'approvazione di un Piano degli Interventi. In particolare l'ufficio tecnico comunale ha contestato che «la realizzazione della prevista area a supporto degli impianti e al turismo, dove si prevede di realizzare 6 mila metri cubi su un'area di mille 500, ricade in zona destinata nel Prg vigente, ad area a parcheggio pubblico o di uso comune». Nel mirino dei tecnici anche un fabbricato di collegamento, una sorta di torre, tra i parcheggi e gli impianti, dove tra l'altro si intende realizzare una palestra di roccia. L'edificio che contiene i collegamenti verticali, in alcuni piani spiega Sofma, «potrà ospitare spazi coperti e chiusi da destinare ad attività compatibili e complementari con le prevalenti destinazioni riscontrabili nel contesto territoriale in cui si colloca l'intervento. In sede esecutiva o di proposta di convenzione potranno essere definiti tutti gli usi che saranno destinati a soddisfare la domanda di servizi da parte dei residenti e dei turisti».

Indicazioni “non precise” sulla destinazione, secondo i tecnici comunali. Tecnici che hanno rilevato, inoltre, che non risulta rispettata la previsione di parcheggio pubblico ad uso comune prevista dal Prg nei parcheggi coperti e interrati come proposto nella progettazione a servizio del complesso degli impianti.

Lorenzo Soratroi

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