Bocconi avvelenati, allarme fra Cusighe e il centro Veneggia
Sui social network l’allarme per delle esche lungo la ciclabile: l’allarme lanciato dalla Lav e ripreso dall’Apaca
BELLUNO. L’allarme corre sul filo dei social, il mezzo forse più utile per avvisare più persone possibile quando c’è un’emergenza: ci sarebbero bocconi avvelenati fra Cusighe e il centro commerciale Veneggia. In particolare lungo la ciclabile, che viene utilizzata da molti proprietari di animali per le passeggiate quotidiane. Sempre via Facebook è stato diffuso il messaggio che una cagnolina è morta, proprio per aver ingerito un boccone di cibo intriso di veleno. L’allarme è stato lanciato dalla Lav di Belluno e ripreso dall’Apaca. Il messaggio parla di “presunto caso di bocconi avvelenati”, ma non sarebbe la prima volta che un cane si trova davanti un appetitoso boccone di cibo riempito di un qualche veleno.
Alla Polizia locale qualche mese fa sono arrivate segnalazioni per il parco dietro al centro Millennium, andando a ritroso nel tempo ci sono stati casi di animali morti (soprattutto gatti) nel Castionese, ma anche a Mussoi e Cavarzano. In quest’ultimo quartiere una cagnolina è morta dopo aver mangiato cibo avvelenato nel giardino della casa in cui viveva. È successo a febbraio. Risalgono ad aprile, invece, gli avvertimenti per la zona di Tisoi.
L’anno scorso la Polizia provinciale ha effettuato alcune indagini nei parchi cittadini, insieme alla Polizia locale, utilizzando anche i cani preparati a scovare particolari veleni. Allora non venne ritrovato alcun boccone. I vigili urbani invece, hanno piazzato delle fototrappole al parco del Millennium, e promettono che le utilizzeranno ancora per tentare di individuare chi abbandona nell’erba cibo avvelenato.
Ma il comandante Gustavo Dalla Ca’ invita anche a prestare attenzione a un veleno legale, come il lumachicida, che viene spesso usato negli orti. «Qualche mese fa era stato utilizzato in un’aiuola in via Feltre, abbiamo ricevuto una segnalazione e l’abbiamo rimosso», spiega.
Un consiglio, per i proprietari di cani, arriva anche da Cristiano Fant, referente Enpa per la provincia di Belluno: tenere i cani al guinzaglio corto, al massimo di un metro e mezzo, per poter essere vicini all’animale e intervenire nel caso in cui annusi qualcosa che gli sembra appetitoso, ma che potrebbe ucciderlo.
(a.f.)
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