Bollette dell’acqua, alberghi agevolati
BELLUNO. Bollette dell'acqua, pronta un'agevolazione per gli alberghi. Dopo le fatture da capogiro arrivate in luglio, consiglio di bacino, Bim Gsp e Ascom hanno cercato una soluzione. Quella presentata ieri prevede che sulle bollette in arrivo fra settembre e novembre sia dimezzata la quota di acconto.
Le bollette, infatti, sono formate da una parte di consumo effettivo (relativo a quattro mesi), più la quota di acconto, che è calibrata sul consumo storico dell'utenza e che comprende il periodo dalla data dell'autolettura alla scadenza della bolletta stessa. Quella frazione (l'acconto) per gli alberghi sarà dimezzata: «Era necessario fare qualcosa, anche alla luce di una stagione che non è andata proprio benissimo», spiega il presidente del consiglio di bacino, Daniela Larese Filon.
Sono 485 le attività interessate da questa agevolazione. Minima, se ne rende conto lo stesso presidente dell'Ascom Paolo Doglioni: «Non risolve di certo il problema di una stagione negativa, ma per lo meno è un segnale di attenzione», afferma. La bolletta sui consumi del secondo quadrimestre, dunque, dovrebbe essere nettamente più leggera rispetto a quella che gli alberghi si sono visti recapitare in luglio: «Questa fattura sarà relativa all'effettivo consumo di acqua», aggiunge il direttore del consiglio di bacino, Massimiliano Campanelli.
«In quella di luglio, invece, c'era anche una parte del pregresso». Cioè metri cubi d'acqua consumati ma non pagati, perché magari mancavano le autoletture. Un conguaglio, insomma. Il consiglio di bacino, ente che propone le tariffe (vanno poi approvate dall'Autorità per l'energia e il gas), coglie l'occasione anche per precisare che l'acqua, nel Bellunese, non è poi così cara. È aumentata, e di parecchio (il 30 per cento è un terzo) ma «non paghiamo più di altre zone d'Italia». La difesa arriva dopo un'estate rovente di polemiche, anticipata da una primavera di contestazioni per l'aumento del 29,4 per cento della tariffa. Presidente e direttore hanno presentato un'analisi del Censis e di Cittadinanza attiva che paragona il costo dell'acqua nel Bellunese al costo nel resto d'Italia. «La tariffe applicate nel Bellunese sono nella media nazionale e regionale e non sono tra le più alte d'Italia», spiega Campanelli.
Belluno si colloca al 44esimo posto fra i 106 capoluoghi italiani, dopo l'aumento della tariffa: su un consumo medio di 192 metri cubi all'anno, nel Bellunese si pagano 351 euro, a Firenze, Prato e Pistoia che sono in cima a questa classifica 542. A Isernia 120, giusto per dare anche l'altro estremo. «Ci assestiamo a metà classifica anche sui consumi che riguardano le attività produttive», aggiunge Campanelli. E dove si paga meno? In Trentino, «dove c'è una forte componente di aiuto da parte della Provincia autonoma», chiosa la Larese Filon. Per far consumare meno specie le grandi utenze (ristoranti, per esempio) si sta valutando l'installazione di contatori smart, che dialogano con il gestore comunicando in tempo reale i consumi e “avvertono” se ci sono anomalie. E se arriva una bolletta pesante «c'è la rateizzazione, fino a 24 mesi senza interessi», conclude la presidente del consiglio di bacino.
Alessia Forzin
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