Bollette dell’acqua meno care nel 2015

Bim Gsp risparmia circa 400mila euro con economie di gestione. Sette milioni sono arrivati dall’aumento della tariffa
Di Alessia Forzin

BELLUNO. Le bollette dell'acqua potrebbero essere meno care il prossimo anno. In questi primi mesi del 2014 Bim Gsp ha risparmiato circa 400 mila euro facendo qualche economia di gestione, e la società chiederà l'autorizzazione per un ritocco al ribasso delle tariffe.

La procedura prevede che sia l'Aeg (Authority nazionale) ad approvarle, ma la proposta va elaborata dal Consiglio di bacino (l'ex Ato dell'acqua) sulla base del piano economico-finanziario del gestore (Bim Gsp). Spiega l'amministratore unico, Giuseppe Vignato: «In questi primi mesi, tramite gare pubbliche, abbiamo conseguito ulteriori economie gestionali per 400 mila euro tra minori affitti e minori spese per analisi chimiche, gestione depuratori, smaltimento fanghi ed altre attività. Questi risparmi li inseriremo nel nuovo piano economico-finanziario che presenteremo prossimamente all’Authority per la formulazione delle nuove tariffe 2015: per queste chiederemo l’autorizzazione per un ritocco al ribasso».

Di quanto, ancora non si sa. Bisogna prima ultimare i conteggi.

Il debito si è ridotto di 17 milioni. Il 29 aprile i soci di Bim Gsp sono chiamati all'assemblea per l’approvazione del bilancio di esercizio relativo al 2013. Il documento, che chiude il primo anno di mandato dell'amministratore unico Giuseppe Vignato, è l'ultimo inclusivo dei rami gas e idroelettrico, che sono stati trasferiti a Bim Infrastrutture. «L’esercizio 2013», spiega Vignato, «si è chiuso positivamente: abbiamo ricavi per 38 milioni di euro (+7 per cento rispetto al 2012) e un risultato operativo di 2,1 milioni di euro (nel 2012 avevamo una perdita di 300 mila euro)».

Nel suo primo anno alla guida di Bim Gsp, Vignato ha fatto risparmiare alla società 600 mila euro facendo economie sugli acquisti, le consulenze, i servizi, i cosi del personale, le spese di manutenzioni e quelle amministrative. Ciò, unito a un trend delle entrate positivo, ha portato il debito della società a 68 milioni di euro a fine 2013. Alla fine del 2012 erano 85, diciassette milioni in più.

Sette milioni dall'aumento della tariffa. «La cassa lorda generata nel 2013», continua Vignato, «ammonta ad oltre 6 milioni di euro, destinati per nuovi investimenti (2 milioni) e riduzione dei debiti verso fornitori e verso Comuni (4 milioni). In miglioramento anche il credito verso tariffa, ridotto di 7 milioni e portato a 23 milioni di euro». L'aumento delle bollette, in pratica, ha messo di ridurre di 7 milioni di euro il debito della società. «È in calo, infine, anche l’indebitamento bancario: grazie alla concessione di un istituto di credito, verrà trasferito da Bim Gsp a Bim Infrastrutture un mutuo di 6 milioni di euro destinato al settore idroelettrico. Questo darà spazio a nuovi finanziamenti per investimenti a favore del sistema idrico provinciale».

Soldi a comuni e imprese. Entro l'anno saranno saldati i 5 milioni di euro alle imprese che li avanzano per aver fatto lavori per conto di Bim Gsp in passato. L’ampliamento del fido in essere con la banca Sace, del gruppo Cassa Depositi e Prestiti, annuncia Vignato, «consentirà pagamenti puntuali alle imprese edili bellunesi. Con queste ultime abbiamo sottoscritto un accordo di transazione per il pagamento del vecchio debito: un passaggio importante, di cui siamo molto soddisfatti e che rilancia la partnership imprenditoriale». Anche se con un leggero ritardo, sarà rispettato il piano di rientro dei crediti del Comuni, che è stato elaborato qualche mese fa.

Lavori sulla rete. Sul fronte investimenti, proseguono le attività programmate nel piano industriale approvato il 19 dicembre: «Nel primo trimestre 2014», spiega Vignato, «sono stati avviati lavori per 3 milioni di euro per la realizzazione del depuratore di Sappada e degli acquedotti di Campolongo a Santo Stefano, di Rizzios a Calalzo, di Zavena a Lamon, di Piz a Sospirolo e di San Pietro in Campo a Belluno. Nei prossimi mesi verranno attivati interventi per 5 milioni di euro in acquedotti e fognature in una decina di comuni e oltre 2 milioni di euro saranno destinati a lavori di pronto intervento e di ordinaria manutenzione delle reti».

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