Bombe alla maratona di Boston, terrore anche per gli atleti bellunesi

Comitiva di runners agordini testimone della strage: tanta paura ma nessun ferito. Hanno subito telefonato alle loro famiglie per rassicurare tutti: “Stiamo bene”
April 15, 2013 - Boston, Massachusetts, U.S. - Video grab of CNN taken on April 15, 2013 shows explosions that occurred near the Boston Marathon finish line, injuring dozens. LaPresse.Only Italy
April 15, 2013 - Boston, Massachusetts, U.S. - Video grab of CNN taken on April 15, 2013 shows explosions that occurred near the Boston Marathon finish line, injuring dozens. LaPresse.Only Italy

BELLUNO. Tanta paura, ma per fortuna nessuna conseguenza fisica. C'erano anche tanti bellunesi a Boston per l'edizione 2013 della maratona di Boston, funestata dall'attentato che ha causato tre vittime e oltre 150 feriti. Tra questi una comitiva di atleti agordini, giunti nella capital del Massachussets con famiglie al seguito. Del gruppo, fra gli altri, facevano parte Marco Savio, Vittorio Lavedere, William Da Roit, Benvenuto Toffoli e Michele De Paris, tutti atleti che da anni si cimentano nella maratona. Ieri sera verso le 23, la tanto attesa telefonata di uno di loro alla famiglia. Tanti, come detto, i bellunesi presenti a Boston. Tra di loro anche Enrico Costa, per anni collaboratore del Corriere delle Alpi e da qualche mese in America assieme alla moglie. Contattato ieri sera telefonicamente, ha tranquillizzato tutti: «Sono nella mia abitazione. Stavo per recarmi all'arrivo della maratona, in cerca di alcuni amici bellunesi, quando ho saputo delle due esplosioni».

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