Bond: «L'Arpav a Belluno è un servizio fondamentale»
Il capogruppo del Pdl sulla chiusura dei laboratori. «Serve monitorare costantemente l'acqua»

La sede dell’Arpav a Belluno
BELLUNO.
«Belluno ha bisogno di un laboratorio che si occupi soprattutto delle matrici dell'acqua. L'Arpav regionale non può smantellare un servizio che funziona e che è basilare per il nostro territorio». Così il capogruppo del Pdl, Dario Bond commenta le voci insistenti di una chiusura dei laboratori bellunesi motivati da esigenze di "razionalizzazione". La questione è stata sollevata dai dipendenti dell'Agenzia regionale per l'ambiente sempre più preoccupati per il loro futuro. «In questi giorni mi sono confrontato con il direttore dell'Arpav, Carlo Pepe e gli ho spiegato che Belluno e la sua montagna hanno bisogno di un laboratorio», continua Bond che precisa: «Le altre strutture presenti in Veneto sono troppo lontane dalla nostra provincia e non permetterebbero un monitoraggio continuo e tempestivo delle nostre risorse, a partire dall'acqua». Proprio sulla risorsa idrica il capogruppo pidiellino in Regione, calca la mano: «Il territorio bellunese è la banca dell'acqua di tutto il Veneto. E' una questione sia di qualità che di quantità. Per questo non ci possiamo permettere passi falsi. Ho fatto capire a Pepe», prosegue l'esponente politico, «che la situazione bellunese non è paragonabile a quella dei laboratori di Padova e Rovigo se non altro per una questione logistica, di tempi di percorrenza e di spazi tra una sede e l'altra». Il capogruppo del Popolo della libertà solidarizza quindi con i lavoratori: «In questi anni hanno acquisito una grande professionalità che hanno messo a servizio del nostro territorio. Sono profili altamente specializzati che devono essere salvaguardati. Il mantenimento dei laboratori bellunesi deve essere una battaglia di tutti». «Mi farò carico», conclude quindi il capogruppo, «di portare la questione nelle Commissioni competenti, a cominciare da quella sanità. Con l'acqua e le risorse del nostro delicato territorio non si può scherzare».
Riproduzione riservata © Corriere delle Alpi
Leggi anche
Video