Bond lascia a Bottacin il testimone della specificità

L’ex consigliere regionale, tra i più votati della precedente tornata elettorale, era stato eletto nelle fila del Pdl. È l’unico ad aver scelto di non ricandidarsi: Sergio Reolon e Matteo Toscani hanno infatti deciso di ritentare la corsa a palazzo Ferro-Fini, senza successo.

I nuovi consiglieri sono Gianpaolo Bottacin e Franco Gidoni. Il primo, leghista doc, eletto nella lista Zaia presidente e probabile assessore nella giunta Zaia. Gidoni è stato eletto nella lista della Lega Nord e, dopo un passato da parlamentare, entra per la prima volta in consiglio regionale. Due esponenti di maggioranza che avranno il compito di portare avanti quanto iniziato dai loro predecessori con la differenza che Bond, Reolon e Toscani erano tre e rappresentavano sia la maggioranza che la minoranza.

«Ricordo che Bottacin aveva portato avanti alcune iniziative per la provincia di Belluno come la differenziazione del prezzo del gasolio» spiega Bond, «scelte sagge e sensibili nei confronti della vita in montagna. Ho stima di lui e gli riconosco delle capacità, mi piacerebbe che continuasse a portare avanti quello che abbiamo iniziato».

Un obiettivo su tutti, quello della specificità. I tre consiglieri ottennero l’approvazione della legge regionale sulla specificità bellunese che impegnava la giunta a trasferire alcune competenze all’ente provinciale. L’approvazione della norma, la scorsa estate, fu salutata con favore da tutte le forze politiche. Ma la sua applicazione è ancora in alto mare. (v.v.)