Bonso resta primario per altri cinque anni Via libera alla proroga

FELTRE

Resterà primario di Cardiologia ancora per cinque anni, Aldo Bonso che con nota trasmessa alla dirigenza Usl Dolomiti ha chiesto di essere trattenuto in servizio oltre il limite di età, fino alla maturazione del 40esimo anno di servizio effettivo. Il primario nato a Mirano nel 1953 maturerà il requisito per il pensionamento di vecchiaia al compimento dei 67 anni, quando, alla luce della documentazione agli atti, sarà in possesso di un’anzianità contributiva pari a 33 anni e 5 mesi. La possibilità di permanere in servizio oltre i limiti di età è contemplata dalla legge e consente, su istanza dell’interessato, la prosecuzione del rapporto di lavoro fino al maturare del 40° anno di servizio effettivo con il limite massimo di permanenza al compimento dei 70 anni di età.

Ben vengano, richieste come questa che non hanno nulla a che fare con l’emergenza Covid 19, ma che testimoniano la passione per il proprio lavoro e l’affinità di équipe. L’unità operativa di cardiologia di Feltre, grazie all’impulso del primario Bonso, aritmologo di grande competenza, si è distinta nel campo dell’elettrofisiologia ed elettrostimolazione per la diagnosi e il trattamento di tutte le aritmie cardiache e in particolare per il trattamento con ablazione transcatetere. Elettrofisiologia cardiologica nelle nuove schede di dotazione sanitaria regionale, ha assunto la valenza di unità semplice dipartimentale con un responsabile, individuato in Mauro Fantinel. Dagli ultimi dati, le ablazioni sono state oltre duecento con un centinaio solo per fibrillazione atriale, mentre si effettuano fino a 150 impianti fra pacemaker e defibrillatori.

In Cardiologia, peraltro, non mancano le donazioni a conferma dell’eccellenza del reparto e dell’équipe di Aldo Bonso nell’ambito delle aritmie. Come quella di una paziente che ha donato cinquantamila euro per l’acquisto di uno stimolatore cardiaco intracavitario di ultima generazione che permette di sincronizzare la stimolazione cardiaca, migliora il risultato della prestazione e aumenta il livello di sicurezza clinica, aveva spiegato il primario Bonso.

Che resta “capitano” per altri cinque anni. —

L.M.

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