Boom di richieste per la legna comunale

Il meccanismo degli Orti comuni replicato con i boschi: assegnati 31 lotti alle famiglie interessate
treville le motte taglio alberi
treville le motte taglio alberi
FELTRE. Boom di richieste per le aree boschive messe a disposizione dal Comune per il taglio della legna da ardere. Le domande – trentatré – hanno superato il numero di lotti disponibili, trentuno. Si tratta di lotti da 1.500 metri quadri ciascuno offerti in prestito per un periodo di due anni ad un costo che varia in relazione all’accessibilità dell’area e alla tipologia degli alberi tra 1,80 euro e 2,50 euro al quintale di legname da tagliare, accatastare, portare a casa e bruciare nelle stufe.


Per il Comune si tratta di un polmone verde da tenere pulito e di limitare il propagarsi di piante infestanti. Capita infatti che gli alberi, nel loro sviluppo in terreni sostanzialmente abbandonati, vadano a interferire con le proprietà vicine. Per i feltrini è legname contro la crisi, che va incontro al fabbisogno per usi famigliari.


Si completa così un percorso iniziato dagli “Orti comuni”. Prima, vedendo molti terreni abbandonati e tante persone alla ricerca di un fazzoletto dove piantare ortaggi, l’amministrazione ha promosso il ritorno alla terra con un successo dovuto a un crescente interesse verso l’agricoltura sana. «L’idea era di andare a completamento del percorso avviato con la terra a chi la coltiva», conferma l’assessore all’ambiente Valter Bonan. «Dopo gli Orti comuni per l’autoproduzione famigliare (12 mila 400 metri quadri per una trentina di orti ogni anno) e l’assegnazione dei terreni agli imprenditori agricoli (136 mila 460 metri quadri), è stato proposto il bando sugli utilizzi boschivi. Sono stati espressi anche i pareri di fattibilità da parte dell’Unità organizzativa della forestale, che ha posto delle prescrizioni sulle modalità di intervento che gli assegnatari dovranno rispettare».


Sono più di 4 ettari, distribuiti tra la valle di Lamen, Villabruna, Foen, Boscariz, la Peschiera, Zermen, San Paolo, Nemeggio.


I criteri per l’assegnazione erano il numero di componenti del nucleo familiare e l’ordine di arrivo della domanda.


Il taglio dovrà essere effettuato tra il primo ottobre e il 15 aprile.


Gli introiti derivanti dalla cessione del legname (esclusivamente per l’autoconsumo) verranno poi destinati alla manutenzione delle alberature nei parchi e nei giardini, che il Comune intende rinvigorire riproponendo la Festa dell’albero. L’intenzione è di mettere a dimora una pianta per ogni bambino nato.


Le valenze dell’iniziativa sono molteplici: rispondere all’esigenza di un ambiente pulito e ordinato, valorizzare in modo sostenibile il patrimonio boschivo e diffondere la cultura della protezione ambientale.
(sco.)


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