Boom di rimandati tra gli studenti delle superiori di Belluno
Raffica di “sospensioni del giudizio” che obbligano gli studenti delle scuole superiori di Belluno a ripresentarsi a settembre: quello che una volta era “rimandati a settembre”. Dalla prima classe alla quarta un ragazzo su tre dovrà trascorrere l’estate sui libri per riuscire a recuperare le materie di cui durante l’anno proprio non voleva saperne.
Il maggior deficit si trova negli istituti tecnici e professionali, specialmente nel biennio iniziale, mentre i dati scendono ai licei.
Tra le materie più ostiche resta in pole position la matematica, seguita dall’economia e dal diritto. Ma si stanno facendo strada, come evidenzia il dirigente scolastico dell’istituto “Catullo”, Michele Sardo, prossimo al pensionamento, anche i problemi con l’italiano e la storia.
«Sta diminuendo nella maggior parte degli studenti la capacità di esprimersi. I ragazzi oggi parlano poco, scrivono ancora meno, la capacità di comprendere l’italiano sta scemando, complice anche un lessico povero. E l’utilizzo dei cellulari e dei social non aiuta», sottolinea Sardo, «visto che con questi strumenti in realtà si usa un linguaggio diverso dall’italiano. Anche lo stesso impiego delle emoticon, cioè delle immagini per esprimere un concetto, un pensiero, non fa che portare alla perdita delle parole, del loro significato».
Ma come giustificare questo gran numero di “rimandati” a settembre? «Ci sono molte variabili, molto spesso i ragazzi non prendono in simpatia delle materie e questa difficoltà se la trascinano per tutto l’anno. Anche se, ad esempio, al Catullo, facciamo subito una diagnosi dello student, tanto che già ad ottobre partiamo con i corsi di recupero», dice Sardo. «Però, è necessario anche l’intervento delle famiglie che devono vigilare sullo scarso impegno dei loro figli».
Catullo
Nel biennio la percentuale di promozioni si aggira sul 57-59%, per poi salire nel triennio superando al quarto anno anche il 71%. Inversamente proporzionale, invece, è la percentuale di sospensioni che va dal 36% al 27% nel penultimo anno scolastico. Ma se questa è la media, in alcune classi le sospensioni di giudizio non solo rappresentano il 50% degli studenti, ma alle volte lo superano. È il caso della 4BCT commerciale-turistica dove su 17 studenti, ben 11 sono stati rinviati a settembre, pari cioè al 65%. Bassa invece la percentuale di non ammessi che va dall’8% del biennio all’1-2% degli ultimi anni.
Segato-Brustolon
Anche all’istituto tecnico Segato-Brustolon le sospensioni superano il 30% nel biennio, mentre la percentuale delle bocciature è a due cifre (13%) nel primo anno. Nella 1C, ad esempio, i sospesi sono stati 12 su 24 studenti, mentre nella 1D i bocciati sono stati ben 6 su 25. Per quanto riguarda il professionale Brustolon, dalla prima alla quarta la media dei sospesi è del 28%.
Licei Galilei-Tiziano e Renier
La media degli studenti che dovranno recuperare alcune materia scende nei licei classico e scientifico. Al Tiziano le sospensioni si aggirano sul 28% al primo anno per scendere al 21% al quarto, mentre allo scientifico si attesta sul 20% all’inizio per scendere al 17% al penultimo anno. Al Renier, dal 23% di sospesi del primo anno, si passa addirittura al 13% al quarto anno, assestandosi intorno al 22% tra seconda e terza.
Istituto Calvi
All’istituto Calvi, infine, sono il 30% gli studenti che dovranno recuperare alcune materie a settembre, per passare al 23% al secondo anno. Al terzo, invece, la tendenza si inverte passando al 36% di sospesi, per poi scendere al 17% all’ultimo anno. L’orientamento, che si evince in tutte le scuole superiori, è quello comunque di una diminuzione dei non ammessi, a vantaggio appunto delle sospensioni dei giudizi. —
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