Boom di visitatori ai Brent de l’Art: il Comune di Trichiana corre ai ripari

Dopo la chiusura dell’accesso si prova ad aumentare il numero di parcheggi mentre si annunciano nuovi investimenti sul tracciato


Trichiana scommette sui Brent de l’Art. Una scelta azzeccata, visto che in queste settimane le gole scavate dal torrente Ardo sono letteralmente prese d’assalto. I visitatori arrivano anche da numerosi paesi stranieri, a centinaia nelle giornate di sabato e domenica. Senz’altro un bene per il turismo in Sinistra Piave, ma bisogna fare i conti con la gestione, che va oltre le aspettative, di grandi afflussi di persone e automobili.

L’amministrazione trichianese si è mobilitata sul fronte parcheggi e viabilità: «Abbiamo istituito il divieto di transito fin oltre il campo sportivo», spiegano sindaco e vice sindaco, Fiorenza Da Canal e Gianluca Franco. «I visitatori parcheggiavano ovunque e in modo disordinato. Ora invece devono lasciare l’auto in piazza a Sant’Antonio Tortal, dove trovano posto dietro le poste, o nella zona del cimitero. È in corso la predisposizione di una tabellazione per segnalare gli stalli riservati a chi si reca ai Brent». Il Comune, con il consigliere Secondo Rosset, sta anche avviando una trattativa con dei privati per l’acquisto di un’area da destinare a ulteriori posti auto. Ma sul tavolo c’è pure la sistemazione del percorso storico-turistico che attraversa i Brent.

«La cifra già stanziata, 52 mila, è servita per la prima tranche», sottolinea Franco. «L’Unione Montana Valbelluna ha ultimato i lavori di messa in sicurezza del percorso di accesso a piedi da Sant’Antonio Tortal scendendo all’Ardo e al ponte Brent». Nel bilancio 2018 saranno messe ulteriori risorse per la seconda fase di interventi. Il progetto è dell’architetto Ezio Padovan e prevede sia il recupero dell’esistente che la creazione di un nuovo guado e di una seconda passerella pedonale, oltre che di un centro visite. Il tutto con gli accorgimenti per garantire la massima sicurezza. I privati proprietari di terreni che si trovano lungo il percorso sono un’ottantina. Il lavoro di recupero di tutti i dati catastali è stato ultimato. «Ora si tratta di prendere contatto diretto con cittadini interessati», aggiunge il vice sindaco. «Sono impegnati con noi in questo senso la Pro Loco e altre associazioni. Contiamo di terminare il “giro” entro la fine di settembre e che i privati diano il loro assenso. Del resto, i lavori non saranno invasivi e puntiamo a partire il prima possibile».

Intanto si sta preparando la segnaletica, «in italiano e in inglese», mette in risalto la Da Canal. «Sulle tabelle ci sono anche indicazioni pratiche su come scendere nei Brent e sull’abbigliamento e calzature da utilizzare. Troppe le persone che usano scarpe da ginnastica o infradito». Trichiana sta anche partecipando al progetto per la creazione di un “marchio d’area Prealpi Bellunesi”, per valorizzare le bellezze della Sinistra Piave. I Comuni stanno dialogando in modo stretto con le Pro Loco e il Consorzio Dolomiti Prealpi. –


 

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