“Borghi più belli d’Italia”: bandiera consegnata a Mel
MEL
«La principale qualità che i borghi più belli della nostra penisola possiedono è quella di disegnare i contorni di un’Italia vera, da scoprire. E di qualità. E Mel a pieno merito fa parte di questo disegno». Con queste parole il vice presidente dell’associazione “I borghi più belli d’Italia” Pier Achille Lanfranchi ha consegnato al sindaco Stefano Cesa la bandiera e l’attestato che riconoscono ufficialmente al territorio zumellese l’appartenenza all’omonima associazione, tra le cui fila il paese era già entrato a far parte dal novembre dello scorso anno.
La cerimonia si è svolta ieri nella sede municipale, in presenza di varie autorità, tra le quali anche il presidente della Provincia Roberto Padrin e gli onorevoli Roger De Menech e Federico D’Incà. La qualità nell’ambito della cultura, dell’interesse storico-artistico, ambientale e gastronomico, ha infatti consentito a Mel di ricevere l’ambito riconoscimento, che viene assegnato da un’apposita commissione esaminatrice solamente dopo aver superato un rigido protocollo.
Oltre alle peculiarità elencate, bisogna rispondere a requisiti di integrità del tessuto urbano, di armonia architettonica, di vivibilità del borgo e non solo. Il tutto per un fine improntato ala crescita turistica, come ha ricordato il sindaco Cesa.
«Per Mel questo giorno rappresenta un momento particolare – ha spiegato il primo cittadino – nel quale la cultura, la storia e le tradizioni del nostro paese vengono riconosciute come un importante patrimonio da preservare, ma nel contempo anche una sfida. L’obiettivo per il prossimo futuro è investire su queste risorse per creare un turismo sostenibile».
A contribuire a questo obiettivo non mancano le potenzialità: dal castello di Zumelle ai laghetti della Rimonta, passando per le strutture presenti in piazza Papa Luciani come palazzo Guarnieri, palazzo Francescon e palazzo delle Contesse, dove gli affreschi presenti parlano da sé.
Senza tralasciare i numerosi eventi che si svolgono nel territorio come Mele a Mel e tanti altri che un domani potrebbero fungere da traino per il nuovo Comune Borgo Valbelluna, come ricordato dal deputato pentastellato D’Incà: «Il riconoscimento è il giusto premio di un duro lavoro svolto negli anni dall’amministrazione e dalle associazioni», le sue parole. «Conserviamo questa bellezza e trasmettiamola alle nuove generazioni per le quali il Borgo Valbelluna dovrà dare forza a questa coesione nascente».
L’orgoglio di vedere un altro paese della provincia iscriversi alla schiera dei borghi più belli d’Italia è invece il termine sul quale ha fatto leva il presidente Padrin, che ha ricordato la presenza della frazione di Sottoguda di Rocca Pietore nella schiera.
Il deputato del Pd De Menech ha invece citato l’associazionismo. «Mel ha qualcosa in più anche grazie ai volontari che tengono viva questa bellezza e l’attestato che ne deriva deve fungere da stimolo per proseguire verso un futuro di integrazione e crescita per un turismo sostenibile». Alla fine, il sindaco Cesa ha voluto al suo fianco il presidente della Pro Loco Zumellese Simone Menel, «perché questo premio è prima di tutto per i volontari». —
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