Borgo Piave protesta «Quando piove qui è un disastro»
BELLUNO. Le problematiche sono troppe. E servono interventi. A lanciare un nuovo appello al Comune sono i residenti di Borgo Piave, che hanno contattato Biagio Giannone, assessore alle manutenzioni e al decoro.
«Abbiamo deciso di chiamarlo perché finora, da Palazzo Rosso, non era arrivata alcuna risposta alla nostra lettera, con annessa raccolta firme, inviata lo scorso 29 gennaio all’ufficio lavori pubblici e al sindaco Massaro», spiega Lori Vecellio, una delle abitanti della zona alle porte del centro storico. «La situazione sta diventando insostenibile. Quanto piove è un disastro».
Partendo da via Uniera dei Zater e arrivando fino al Condominio San Nicolò, davanti al Piave, l’acqua delle precipitazioni non viene convogliata, ma allaga gli scantinati e i piani terra delle abitazioni. In via Callunga, vicino alla palazzina recuperata delle ex concerie Colle, nel locale del civico 7 (dove i lavori si sono interrotti a causa del fallimento delle ditte) il primo piano è allagato. L’acqua che scorre sottoterra ha anche deformato la pavimentazione, costituita da cubetti di porfido.
Mercoledì un dipendente del Comune è sceso in sopralluogo. E Giannone ha assicurato che si recherà sul posto nei prossimi giorni. «Come già in altre località, anche a Borgo Piave interverremo per risolvere le problematiche», mette in risalto l’assessore. «Ci sono criticità causate dalle tubature delle acque meteoriche».
I residenti, sempre il 29 gennaio, hanno scritto anche a Bim Gsp, che è intervenuto il 12 e 13 marzo provvedendo a pulire la rete fognaria, a risanare le tubature che perdevano e a verificare il buon funzionamento della stazione di sollevamento fognario. Ma servono altre opere, alcune delle quali sono in capo al Comune.
Palazzo Rosso, intanto, ha già messo in calendario altri interventi. Nello specifico, quelli alle scalinate in pietra della parte bassa del borgo, che stanno diventando pericolose per chi le percorre. La malta a sostegno delle piastre della pedata si è deteriorata e in altri casi è mancante. «Lavori che erano già stati programmati e che eseguiremo in primavera», annuncia Giannone.
Giocondo Dal Magro, del Comitato popolare Borgo Piave-Oltrepiave, pone sotto la lente anche il degrado della fermata del bus, in via Uniera dei Zater: da un tombino esce l’acqua delle fogne. «Non solo acqua, ma anche carta igienica», precisa Dal Magro. «Un problema che deriva quasi sicuramente da malfunzionamenti in abitazioni private. Lo abbiamo fatto presente a Comune e Bim Gsp, sperando che possano contattare i proprietari affinché provvedano, visto che il danno si verifica su suolo pubblico».
Ma c’è anche una nota positiva: i volontari del Comitato hanno di recente provveduto, come di consuetudine, a pulizia e manutenzione del giardino che si trova nella parte alta della frazione. «Un intervento che portiamo avanti sia con i mezzi che ci dà il Comune che con quelli privati», dice ancora Dal Magro. «Chi frequenta l’area verde la trova quindi sempre in ordine».
Riproduzione riservata © Corriere delle Alpi