Aggredisce una settantenne: arrestato
L’episodio in piazza a Mel. Violenza sessuale o rapina i reati ipotizzati dai carabinieri che hanno bloccato l’uomo nei pressi
Prova a strapparle i pantaloni. Tentata violenza sessuale all’aperto su una donna di una settantina d’anni, in pieno giorno, nel pieno centro di Mel: piazza Papa Luciani.
Indagato un 30enne di origine marocchina ma residente ormai da tempo nella frazione di Borgo Valbelluna. Un uomo conosciuto tra i paesani, che è stato inseguito e bloccato dai carabinieri.
Secondo testimoni diretti dell’accaduto, l’uomo è stato arrestato e portato prima in caserma e poi nel carcere di Baldenich, a disposizione dell’autorità giudiziaria.
L’autodifesa dell’uomo chiama in causa una tentata rapina, invece che un tentativo di violenza sessuale, e non perché ci sia una qualche convenienza sul piano della pena, in caso di condanna, alla fine dell’inevitabile processo penale.
Sarà il pubblico ministero di turno a qualificare con precisione l’ipotesi di reato da contestare, sulla base del verbale di sommarie informazioni rilasciato dalla vittima nell’immediatezza dei fatti.
Sicuramente si è parlato di una violenza, da capire se si tratta di un tentativo di furto con la forza oppure qualcosa di più grave.
Secondo una prima ricostruzione, l’uomo aveva già infastidito altre due donne prima di prendere di mira la settantenne che vive a poca distanza dal luogo in cui si sarebbe consumato il reato. E si era segnalato anche per altre iniziative penalmente rilevanti, ma almeno non altrettanto pesanti.
Verso le 13.30 di domenica scorsa l’uomo avrebbe sorpreso la settantenne alle spalle e si sarebbe attaccato ai suoi pantaloni. C’è chi riferisce che avrebbe voluto sfilarglieli e chi, invece, preferisce dare credito all’ipotesi che l’uomo intendesse portarle via il portafoglio custodito in una tasca posteriore. Che sarebbe un’usanza più da uomo che da donna, ma non è completamente da escludere in mancanza della borsetta.
I carabinieri erano già stati allertati e sono arrivati nel giro di pochi minuti all’ombra della chiesa arcipretale della Beata Vergine Maria Annunziata, mettendosi alla ricerca nelle zone vicine dell’uomo, che nel frattempo si era allontanato. Grazie a una sommaria descrizione e al fatto che si tratta di una persona conosciuta, la pattuglia ci ha impiegato poco a rintracciarlo e identificarlo.
La donna è stata sentita e avrebbe confermato di essere stata aggredita dopo essere stata presa alla sprovvista. Quel contatto fisico tanto inatteso quanto improvviso l’ha indubbiamente infastidita e probabilmente anche molestata, da vedere quello che ha dichiarato tra virgolette, proprio per pesare il reato e decidere a qualche articolo del Codice Penale corrisponde.
Una denuncia è stata senz’altro presentata ai carabinieri e procede ora la procura della Repubblica di Belluno.
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