Bortoluzzi: tutti d'accordo su Neri

«La posizione di Colle crea solo tensioni che non devono esserci»
Mario Neri candidato alla carica di presidente della Fondazione Teatri
Mario Neri candidato alla carica di presidente della Fondazione Teatri
BELLUNO.
«Gli accordi di inizio legislatura parlano chiaro, il presidente della Fondazione teatri è di area Pdl». Parola di Lorenzo Bortoluzzi, capogruppo del Pdl in consiglio comunale. Sono ore decisive, queste, per il successore di Michele Romanelli alla guida della Fondazione Teatri delle Dolomiti. Dal vertice di venerdì sera è uscito un unico nome, quello di Mario Neri, ex sindaco di Belluno e attuale presidente dell'Isbrec. Un nome che è piaciuto poco al vice sindaco Leonardo Colle che avrebbe voluto maggiore collegialità. Magari un candidato di area leghista. Ma Bortoluzzi è secco: «Era nei patti che il presidente fosse dell'area Pdl e comunque il nome di Mario Neri è stato indicato all'unanimità sia dal gruppo consigliare del Pdl che dalla direzione del partito, nella riunione di venerdì».


Aggiunge Bortoluzzi: «Non vogliamo polemizzare con il vice sindaco, ma occorre sottolineare che la nomina sarà discussa con i gruppi consigliari della maggioranza, non con gli assessori. Il rapporto del gruppo consigliare del Pdl con quello della Lega è ottimo, con gli altri gruppi che formano la coalizione è corretto. Tutto va risolto tra i consiglieri». Sulla rosa di nomi «se ne può parlare» aggiunge Bortoluzzi, ricordando però che la scelta di Neri è stata unitaria. La posizione di Colle, secondo Bortoluzzi, «crea solo tensioni che non devono esserci». La decisione sul successore di Romanelli sarà presa nelle prossime ore, oggi o domani al massimo. Marco Perale, consigliere di minoranza, ragiona su questa nuova diatriba dentro la maggioranza, partendo dalla richiesta del sindaco di Feltre Vaccari di dire la propria sul presidente, visto che secondo lo statuto a indicare il nome sono i sindaci dei Comuni che hanno un teatro.


«Mi pare curioso che Feltre voglia metterci becco. Quando abbiamo costruito lo statuto, l'idea era che ci fosse una alternanza tra Belluno e Feltre alla guida della Fondazione Teatri, ma solo quando il teatro della Sena fosse stato aperto. Praticamente finora quel teatro non fa una stagione, quindi la pretesa di avere il presidente, considerata anche la quota minima che mette Feltre nella Fondazione, mi sembra davvero eccessiva». E Mario Neri? «E' stato un bravo sindaco, e un bravo amministratore. Schierato? Anche Romanelli lo era, un galantuomo che ha fatto un buon lavoro e che ha retto la Fondazione in modo neutrale: ed è stato fatto fuori dai suoi. Il problema non è la persona, è il metodo che viene utilizzato. Si va avanti per colpi di mano. Con questa operazione il Pdl si mette contro una volta ancora alla Lega. Con le loro beghe interne - aggiunge Perale - da cinque anni tengono in scacco la cultura in città. Non è più nemmeno un problema di Tib, ma solo di scontri interni tra Lega e Pdl e le varie correnti che ci sono nei due partiti». E per quanto riguarda la Provincia, secondo Perale non dovrebbe neppure intervenire finchè non mette la quota che deve nella Fondazione.


(ma.co.)

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