Boschi, un vertice con il mondo economico
Nonostante il freddo e la neve, decine di imprese forestali sono al lavoro in Cadore ed in Comelico per ripulire i boschi. Ben 5 i cantieri nella sola Val Visdende. Le Regole di San Pietro di Cadore e di Santo Stefano hanno contrattato la Doriguzzi. . «La Regione e i Comuni accompagnano questo percorso – conferma Fabrizio Stella, il soggetto attuatore del Commissariato –. Sono stato in Val Visdende anche sabato. Si lavorava a pieno ritmo. Ci sono 100 metri di strada da mettere in sicurezza ma ho assicurato le sindache che provvederemo rapidamente».
Martedì 29 gennaio Stella sarà in Camera di Commercio, a Belluno, per incontrare i rappresentanti di tutte le categorie economiche, da Confindustria agli artigiani, ai commercianti, fino alle associazioni professionali. «Ho ricevuto un sacco di proposte e di offerte. Ho consigliato alla Camera di Commercio di promuovere un tavolo, per coordinarci – dice Stella –. Abbiamo già più di 200 imprese disponibili ad intervenire, tante sono provinciali, altre del Veneto, del resto d’Italia e anche dall’estero»
I sindaci nominati soggetti attuatori hanno dunque precisi punti di riferimento. «Qualcuno dice che non ce la fa? La Regione è pronta a sostenerlo. Si sappia, in ogni caso, che anche la vicina Provincia di Trento ha proceduto allo stesso modo, senza prima attendere le disponibilità come il Veneto ha fatto».
Tra le prime richieste, quelle di Santo Stefano, San Pietro di Cadore, Pieve di Cadore, poi Vodo, Borca, San Vito, Cibiana, Val di Zoldo, San Tomaso. «Ci è parso “naturale” metterci in gioco – spiega Alessandra Buzzo, sindaco di Santo Stefano –, perché è giusto che decidiamo noi dei nostri boschi e della loro bonifica. Vogliamo o no, l’autonomia? Per la verità in Comelico possiamo contare sul contributo prezioso delle Regole, che hanno la gran parte della proprietà».
Regole che hanno faticato, subito dopo l’emergenza, a trovare un accordo; d’altra parte la complessità dell’intervento era tutt’altro che facile da affrontare. La Regione e i Comuni sono riusciti a fare da collante. «E oggi – annota Buzzo – si va avanti sparati. Il timore dei soldi? La stessa Regione ci ha tranquillizzato».
Perfino domenica si sono visti camion attraversare “il canale” carichi di legname. L’intento è di fare il più in fretta possibile, prima della probabile sospensione per il gelo.
«Per recuperare i 30 mila ettari di boschi schiantati – afferma Stella – abbiamo la più grande filiera del legno finora realizzata in Italia, referenziata sotto il profilo del credito e che costituisce una preziosa opportunità, non soltanto nella prospettiva di risolvere la situazione di emergenza, ma anche come supporto per lo sviluppo futuro delle zone colpite».
Ma è evidente – aggiunge, e lo ripeterà in Camera di Commercio – per cogliere appieno questa opportunità i soggetti coinvolti dovrebbero presentarsi coesi per fare massa critica ed evitare la frammentazione dell’offerta. «Le possibilità di superare la situazione di crisi, evitando ricadute economiche, passano necessariamente attraverso un accordo da parte di tutti gli interlocutori» . —
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