Bossi a Belluno lancia Zaia: "Vi daremo il Demanio"

Il senatùr al teatro comunale per la campagna elettorale della Lega: "Autonomia o federalismo? Vedremo"
BELLUNO.
«Autonomia o federalismo? Lo deciderà il governatore. Intanto a breve ci sarà i passaggio dei beni demaniali agli enti locali. E questo vi farà tornare padroni a casa vostra».

 Con oltre un’ora e mezza di ritardo è arrivato al teatro comunale di Belluno, il ministro Umberto Bossi a consacrare il candidato della Lega e del Pdl, Luca Zaia alla guida della Regione Veneto. Un arrivo molto atteso che ha contribuito a ravvivare il comizio che intanto all’interno si stava svolgendo, moderato dal senatore Gianvittore Vaccari.

 Il ministro Bossi ha anche parlato della questione delle liste elettorali, ricordando «quando ai miei tempi ci si picchiava davanti al ministero dell’Interno per consegnare le liste e c’era qualche furbetto che voleva passare avanti per consegnare il nostro simbolo prima di noi per tagliarci fuori. Adesso questi pestaggi si fanno nei tribunali. Sicuramente chi deve consegnare le liste non può permettersi di andare a mangiarsi un panino. Sicuramente, però, qualcosa di strano è successo e quanto avvenuto non porterà bene». Parole sibilline del ministro Bossi che ha anche anticipato che la legge sarà modificata per evitare altri problemi futuri. E poi, incalzato su come potrebbe cambiare lo scenario nell’eventualità di un sorpasso della Lega sul Pdl nel Veneto, ha detto: «Non cambierà nulla».

 Poi il presidente della Lega Nord ha fatto il suo ingresso nel teatro, alle note dei Carmina Burana sotto uno scroscio di applausi. Poi, insieme al candidato Luca Zaia ha alzato la spada simbolo della Lega che combatte. E poi non si è risparmiato nel tessere le lodi di Zaia: «E’ uno dei due ministri migliori che abbiamo perchè, malgrado i tempi duri, è riuscito a fare molto per l’agricoltura e per i nostri produttori di latte. Con Zaia siamo riusciti a bloccare qualche furbacchione. Zaia è una persona per bene, che lascerà il segno». Bossi ha poi invitato ad andare al voto. «E’ un dovere perchè prima viene il Veneto».

 Temi che sono stati ripresi anche nell’intervento del candidato Zaia che ha ricordato come «stiamo per scrivere una pagina storica per il Veneto», ribadendo la priorità del federlismo fiscale.

 E su questi principi si sono focalizzati gli interventi che lo hanno preceduto, a cominciare dal presidente della Provincia, Gianpaolo Bottacin che ha rimarcato come «noi, senza tante chiacchiere siamo riusciti a fare quello di cui il nostro predecessore aveva tanto parlato, portando a casa il demanio. E ora, ne stiamo portando a casa anche la proprietà che arriverà entro l’estate, al più tardi entro settembre, grazie all’interessamento del ministro Calderoli. A questo si aggiunge anche l’autonomia nell’urbanistica, per cui sarà la Provincia a decidere sui prg dei comuni e non più la Regione. Ma la battaglia dura», ha concluso Bottacin, «sarà quella di far rimanere almeno una parte di quei 20 miliardi di euro che ogni anno diamo come Veneto allo Stato».

 A seguire gli ha fatto eco l’onorevole Franco Gidoni il quale non ha risparmiato critiche nè all’ex presidente di palazzo Piloni, Sergio Reolon «che continua ad insistere con l’autonomia, sapendo che è una partita questa che si gioca a Roma e non qui, e che pontifica tutti i giorni, ma che deve ricordarsi che ad aprile andrà davanti alla Corte dei Conti per aver sprecato i soldi pubblici». E poi su Bortolussi ha ricordato la vicenda delle sue collezioni «che, per delibera del comune di Padova, sono conservate in uno magazzino a spese dei contribuenti. Mi chedo se l’opposizione sappia cosa sia la buona amministrazione. Forse questa Sinistra ha bisogno di una psicologa?», lanciando una frecciata a Reolon.

 Intervenuti anche il segretario nazionale Giampaolo Gobbo e i candidati Matteo Toscani e Raffaela Bellot. Ma importante è stato anche l’intervento dell’onorevole Maurizio Paniz che, in qualità di coordinatore provinciale del Pdl, ha ribadito «che il Pdl non ha mai rinnegato e mai lo farà la forte coalizione con la Lega perchè siamo consapevoli che nessuno è in grado di governare da solo. Tra noi l’affinità è forte e consolidata. L’Italia ha bisogno di una forza di governo stabile che Pdl e Lega sanno dare. So che Luca sarà un grande governatore che terrà conto della specificità di questa provincia». (p.d.a.)

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