Bottacin replica a Colle «Una gran confusione»

Nel mirino insieme a Roccon e Forza Italia per aver «distrutto la Provincia» i candidati con Zaia replicano: «Le responsabilità sono del Partito Democratico»

BELLUNO. Gianpaolo Bottacin, candidato nella lista Zaia Presidente, non ci sta ad essere incluso tra i responsabili dell’attuale situazione di palazzo Piloni. L’ex presidente risponde per le rime a Leonardo Colle, candidato in una lista avversaria, che aveva invitato a non votare per chi aveva «distrutto» la Provincia.

«Desidero ringraziare chi ha attribuito erroneamente al sottoscritto la situazione venutasi a creare nell'ente Provincia di Belluno» spiega Bottacin, «perché mi consente di replicare, ricordando ai bellunesi come andarono oggettivamente le cose. Per non essere di parte, lo farò riportando testualmente quanto scritto da Renzo Mazzaro, noto giornalista non certo allineato politicamente con me, nel suo libro "I Padroni del Veneto"».

Bottacin cita un passaggio riportato a pagina 133. «Bottacin aveva messo troppo i bastoni tra le ruote al Pdl: tallonava la società di gestione dei servizi idrici integrati (Bim Gsp) retta da un presidente del Pdl, bloccava grosse speculazioni immobiliari che di sponda arrivavano a personaggi influenti del Pdl, si permetteva addirittura di stoppare un'impresa di costruzioni che ha il monopolio dei lavori pubblici nel bellunese. Non erano bastate le lettere anonime con minacce di morte a fermarlo. Doveva andare a casa e lì è stato mandato, con un voto trasversale di Pdl e Pd».

Bottacin rimanda proprio al Pd le responsabilità dell’attuale situazione. «Se la Provincia non è più elettiva ed oltretutto senza risorse bisogna guardare alla legge Delrio e al Governo Renzi» spiega Bottacin, «a Colle vorrei inoltre ricordare che Angelino Alfano è nel governo Renzi. Che vengano attribuite alla Lega le cause della distruzione della Provincia significa che ha fatto una gran confusione. Se invece si fa riferimento ad aspetti di tipo gestionale vorrei ricordare che sia il commissario prefettizio che la Corte dei Conti non hanno sollevato obiezioni. I bilanci erano a posto»

Non rinuncia a dire la sua neppure Franco Roccon, candidato per la lista Indipendenza Noi Veneto con Zaia. L’ex segretario della Lega aveva tirato in ballo anche lui, insieme a Bottacin e Forza Italia. «Un mese fa non la pensava così» replica Roccon, «se cerca i responsabili della distruzione della Provincia se la prenda con il Partito Democratico. Basta vedere come è andata a finire questa Provincia o come stanno i sindaci senza soldi. A Colle suggerirei di stare sereno».

Valentina Voi

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