Botte da orbi al palaghiaccio cinque i tifosi in tribunale
Ghiaccio secco al Drio le Rive. Una rissa mai vista neanche in campo è scoppiata sulle tribune, durante la partita di hockey di serie B tra Feltre e Pergine del 28 novembre di tre anni fa. Risultato: cinque Daspo e altrettante denunce, con contorno di processo penale. Gli imputati individuati dai carabinieri sono il feltrino Alex Bortolon e i trentini Giuseppe Spinelli, Elia Oss Emer, Fabrizio Puecher e Fabio Lorenzini. Sul campo, vittoria per le linci valsuganotte; in gradinata, un contuso per parte ma può anche darsi che qualcuno abbia deciso di non farsi medicare per cercare di evitare il procedimento penale. Le hanno prese senz’altro Bortolon e Spinelli, questo sta scritto nei certificati medici.
Il feltrino era partito da casa con l’intenzione di andare a vedersi una partita tradizionalmente combattuta e incerta della stagione regolare. Non si sa ancora con precisione come mai Bortolon si sia ritrovato in mezzo agli ultras del “Perzen”, perché questo verrà fuori durante le udienze del processo. Può anche darsi che abbia esultato nel posto sbagliato, ma secondo una prima ricostruzione gli scontri sarebbero scoppiati durante uno degli intervalli tra un tempo e l’altro. Un gruppo di perginesi si è spostato nel bar della tribuna occupata dai feltrini e qui qualcosa deve aver azionato il detonatore.
Sciarpe diverse, accenti inconfondibili e sono cominciati a volare calci e pugni. Bortolon le ha prese, come anticipato: dopo la partita è andato a farsi medicare al vicino ospedale Santa Maria del Prato, dove i medici gli hanno diagnosticato contusioni multiple superficiali e abrasione corneale all’occhio destro giudicata guaribile in tre giorni. Ma anche Spinelli ha sofferto dei traumi: contusione alla fronte per cinque giorni di prognosi.
Sono intervenuti i carabinieri che hanno sedato la rissa e, in un secondo momento, provveduto all’identificazione delle persone coinvolte nella caserma di via Monte Grappa. Dopo circa tre ore i trentini hanno potuto lasciare Feltre sulla corriera che avevano per la trasferta.
Bortolon è difeso dall’avvocato Coppa, mentre Puecher e Lorenzini dal trentino Tasin. Questi tre hanno deciso di andare al dibattimento. Oss Emer e Spinelli, invece, hanno scelto con l’avvocato Erminio Mazzucco di chiedere la messa alla prova: sospensione del processo e lavori di pubblica utilità, in una parola volontariato, da decidere con l’Ufficio per l’esecuzione penale esterna di Venezia. Nei prossimi mesi l’udienza di verifica: se tutto sarà stato fatto per bene, non potrà che scattare l’estinzione del reato. E nessuna traccia nel certificato penale.
Nell’udienza filtro di ieri mattina, al tribunale di Belluno, il giudice Coniglio ha raccolto le liste dei testimoni, a cominciare da quella del pubblico ministero Tricoli, e rinviato alla primavera per una prima calendarizzazione delle udienze del processo. A Feltre Bortolon passa per essere un ragazzo tranquillo: sosterrà quasi sicuramente la tesi dell’aggressione e non della rissa. Da capire quale sarà la strategia difensiva dei tifosi avversari. —
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