Bracconaggio, arrestato un boscaiolo

Alpago. Gli uomini del Corpo forestale gli hanno sequestrato una pistola con silenziatore, detenuta illegalmente
Di Marco Filippi

ALPAGO. Boscaiolo di professione, bracconiere per hobby. È stato arrestato un alpagoto, per detenzione illegale di una pistola modificata. Gli uomini del Corpo forestale del distaccamento dell’Alpago si sono presentati, due notti fa, alla porta di casa del boscaiolo con un decreto di perquisizione firmato dal sostituto procuratore Antonio Bianco.

Nel corso della perquisizione, i forestali hanno trovato quello che cercavano: una pistola che il boscaiolo deteneva illegalmente, senza mai averne fatto denuncia. L’arma, con matricola abrasa e munita di un silenziatore, era pure modificata.

Ad un’estremità aveva, infatti, un piccolo “calcio” da posizionare sulla spalla. Una modifica tipica di chi fa bracconaggio, secondo gli investigatori. Sempre nel corso della perquisizione, i forestali hanno trovato due coltelli ed un’accetta. “Strumenti del mestiere”, s’è giustificato il boscaiolo. Cosa, che però, non ha detto della pistola.

L’uomo è stato infatti arrestato con l’accusa di detenzione illegale di un’arma da fuoco, tra l’altro modificata. Un reato per il quale si rischia una condanna fino a sei anni di reclusione.

Il boscaiolo, incensurato, ora si trova rinchiuso in una cella del carcere di Baldenich a Belluno, in attesa di comparire, stamane, davanti al giudice delle indagini preliminari Giorgio Cozzarini per la convalida dell’arresto.

È presumibile che nel corso dell’udienza, il suo difensore, l’avvocato Sandro De Vecchi, chiederà la scarcerazione o comunque una misura meno afflittiva del carcere. La decisione spetterà, comunque, al gip Cozzarini, al termine dell’udienza di convalida dell’arresto disposto dal pubblico ministero Bianco.

Gli uomini del Corpo forestale dello stato, nel frattempo, continuano le indagini per stabilire la provenienza dell’arma illegale trovata nell’abitazione del boscaiolo alpagoto e soprattutto per accertarne l’utilità, anche se è molto probabile che l’uso fosse quello per il bracconaggio.

Del resto, le modifiche effettuate sull’arma (il silenziatore ed il calcio da appoggiare alla spalla) portano proprio in quella direzione.

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