Bressan (Cgil): «La quattordicesima non arriva»

Agli uffici di Spi Cgil si sono presentate già decine di pensionati che non hanno visto nulla a luglio: «Verifiche con l’Inps»
BELLUNO. Sono convinti di rientrare nei requisiti per ricevere la 14esima mensilità ma a luglio non hanno visto un euro in più rispetto al 2016. Così una settantina di pensionati bellunesi hanno contattato in questi giorni gli uffici dello Spi Cgil di Belluno per verificare di avere o meno diritto alla somma aggiuntiva introdotta grazie all’accordo dello scorso settembre tra sindacati e governo.


Secondo i calcoli dello Spi Cgil del Veneto a luglio più di 5 mila pensionati bellunesi (con un reddito compreso fra i 750 e i 1000 euro lordi al mese) avrebbero dovuto percepire per la prima volta la 14esima corrispondente in media a 420 euro.


Ma, viste le tante segnalazioni che anche in questi giorni stanno arrivando nelle sedi del sindacato dei pensionati della Cgil, non è andata così.


«Riteniamo che, al di là degli oltre settanta pensionati che in questi pochi giorni hanno contatto le nostre sedi, molti altri non l’abbiano ricevuta pur avendone diritto» come spiega Renato Bressan, segretario generale dello Spi Cgil di Belluno.


«Il problema potrebbe essere legato al mancato aggiornamento dei dati reddituali sulla base dei quali l’Inps verifica il diritto alla quattordicesima. Con i nostri uffici stiamo seguendo le diverse posizioni. Per chi non ha ricevuto la quattordicesima pur avendone diritto andremo a chiedere all’Inps tramite una apposita domanda di provvedere al pagamento».


Lo Spi Cgil del Veneto ricorda che prima dell’accordo dell’autunno scorso la somma aggiuntiva spettava agli over 64 anni con un reddito inferiore ai 9.786 euro lordi all’anno (corrispondenti a circa 750 euro lordi al mese). Da quest’anno arriva anche agli over 64 anni con redditi annui compresi fra i 9. 786 euro lordi e i 13.049 euro lordi, ovvero a chi percepisce assegni che variano circa fra i 750 e i 1000 euro lordi al mese. Chi già la percepiva, invece, se l’è vista aumentare del 30%.


«Bisognerà fare una verifica attenta perché un diritto è un diritto e perché sappiamo bene come questa piccola risorsa sia importante per i nostri anziani – continua Bressan –. La 14esima è stata una conquista del sindacato ancora nel 2007, con il Protocollo sul Welfare firmato allora con il Governo Prodi e Cesare Damiano come ministro. Conquista che abbiamo allargato a un numero maggiore di pensionati con il verbale di intesa del settembre scorso entrato poi nella legge di stabilità. Il bonus va a incrementare le pensioni da contributi e non quelle assistenziali, per cui parlare genericamente di pensioni basse come fa qualcuno è fuorviante».


Rosanna Bettella, responsabile previdenza Spi Cgil Veneto, ricorda che «i patronati Inca Cgil e le leghe dello Spi Cgil su tutto il territorio regionale sono a disposizione dei pensionati per effettuare le necessarie verifiche e controllare se si rientri nei parametri per ricevere la quattordicesima mensilità. L’invito che lo Spi rivolge ai pensionati è di rivolgersi ai suoi sportelli non soltanto per verificare il diritto alla quattordicesima e il suo ammontare, ma per qualsiasi dubbio relativo alla propria pensione».




Riproduzione riservata © Corriere delle Alpi