Bressan: «Perché circoscrivere la scelta a un gruppetto di persone?»
BELLUNO. “Il mio voto conta”. “Il voto è mio, il candidato lo scelgo io”. “Meglio un voto in più che un voto di sangue blu”. “Il voto è mio e basta”. Sono gli slogan utilizzati dai simpatizzanti di Sinistra Dem per la campagna “#Diritto di scelta”, la raccolta firme pensata a livello provinciale per chiedere di poter scegliere i dei cinque candidati consiglieri del Partito Democratico attraverso le primarie. «Non chiediamo la luna», sottolinea Renato Bressan, «soltanto il rispetto delle regole e di quei valori che tengono unite le diverse correnti di un partito».
«Siamo alla prima settimana di febbraio e ancora non ci siamo mossi. Stiamo perdendo tempo prezioso rispetto alle altre forze politiche», prosegue l’esponente di Sinistra Dem. «Ma come si può pensare di scegliere i candidati consiglieri attraverso consultazioni non vincolanti con amministratori e circoli? Il nostro statuto parla di elezioni primarie per la scelta delle più alte cariche istituzionali, ma qui a Belluno vogliono escludere la base e circoscrivere l’opinione a un ristretto gruppo di persone».
Giorni fa, un documento sottoscritto da 16 componenti dell’Assemblea provinciale che si rifanno a Sinistra Dem, è stato spedito alla segretaria provinciale Erika Dal Farra, al segretario regionale Roger De Menech e alla candidata presidente Alessandra Moretti. Una lettera con la quale si chiede la convocazione delle primarie, se non si dovesse arrivare a una scelta condivisa dei candidati: «Riteniamo doveroso informarvi», scrivono i 16, «che la proposta scaturita dalla Segreteria provinciale di individuare una platea di elettori ai quali affidare la scelta dei candidati non è da noi in alcun modo condivisa. Nel caso la Segreteria, la Direzione o l’Assemblea provinciale volesse imporre a maggioranza tale proposta, saremmo costretti a non parteciparvi in alcun modo e ad attivare tutte le iniziative per arrivare alla convocazione delle primarie».
Così, dopo la Direzione provinciale di mercoledì, che a maggioranza ha dato il via libera alla consultazione non vincolante per l’individuazione dei cinque candidati consiglieri, ecco che gli esponenti di Sinistra Dem sono passati dalle parole ai fatti, partendo con la raccolta firme: «Guarda caso, appena ci siamo mossi, dalla Direzione regionale è arrivato un comunicato con il quale si stabilisce che, dopo la consultazione con circoli e amministratori, sarà convocata una riunione tra le varie correnti interne al partito. Mi domando: perché non confrontarci prima? Perché non provare a trovare subito una convergenza su cinque nomi? Perché perdere tempo?».
«Una consultazione fatta in questo modo», conclude Bressan, «viola il principio di partecipazione. Per questo andremo avanti con la nostra petizione. I moduli sono stati consegnati ad alcuni amici che si muoveranno in ogni angolo del territorio. Nei prossimi giorni organizzeremo dei punti di raccolta».
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Riproduzione riservata © Corriere delle Alpi