Bribano, bomba da 250 kg sotto il ponte
SEDICO. È rimasta nascosta per quasi sessant'anni, fino a quando le ruspe non l'hanno riportata in superficie. All'imbocco del ponte di Bribano venerdì mattina è stata trovata una bomba. Risale alle seconda Guerra mondiale, quando l'aviazione tedesca bombardava la Valbelluna. Inesploso, l'ordigno è lungo circa un metro, pesa duecentocinquanta chili e contiene centoventi chili di esplosivo. La notizia è trapelata solo ieri perché a Bribano sono arrivati gli artificieri del Genio guastatori di Trento, che non sono passati inosservati.
Il ponte è stato chiuso mezz'ora, attorno alle 17, per consentire agli specialisti di verificare di che ordigno si trattasse e per metterlo in sicurezza. La zona in cui è stato ritrovato, all'ingresso del ponte sul lato di Bribanet, è stata transennata, la bomba è stata coperta e non ci sono pericoli per la sicurezza di chi vive in zona, ma neanche per gli operai del cantiere, che potranno continuare a lavorare per allargare la carreggiata. Martedì in Prefettura ci sarà una riunione operativa per decidere quando rimuovere la bomba Sono stati gli operai dell'impresa che sta lavorando sul ponte a trovarlo.
«È successo venerdì a mezzogiorno», spiega il sindaco Roberto Maraga, che anche ieri si trovava al cantiere per seguire le operazioni. «È una bomba molto simile a quella che è stata trovata una decina di anni fa. Anche questa non è esplosa quando è stata sganciata ed è rimasta sepolta fino ad oggi». Ovvero fino a quando le ruspe, scavando nel terreno per realizzare la strada che si collegherà al ponte (110 metri di carreggiata fino a Bribanet), non l'hanno fatta tornare alla luce. Quell'area non è stata oggetto di bonifica prima dell'inizio dei lavori. L'operazione di ricerca di eventuali ordigni, infatti, si è concentrata nel letto del Cordevole.
«Non appena l'impresa ci ha avvisati abbiamo contattato la Prefettura, i carabinieri e l'Anas», continua Maraga. «L'area è stata immediatamente transennata e oggi (ieri per chi legge, ndr) sono arrivati gli artificieri». Gli uomini del Genio guastatori hanno messo in sicurezza l'ordigno e l'area, confermando che «non ci sono pericoli per la popolazione né per il prosieguo dei lavori», assicura Maraga, tranquillo. «Il cantiere non si fermerà».
La bomba, però, andrà rimossa. «Martedì ci sarà un incontro operativo in Prefettura», spiega il viceprefetto Carlo De Rogatis. «Stabiliremo quando sarà disinnescata. L'operazione solitamente si svolge la domenica per non creare troppi disagi. Gli artificieri rimuoveranno le spolette e quindi l'ordigno sarà trasportato in una cava e fatto brillare». Sarà necessario evacuare tutte le persone che vivono in un raggio di 500 metri, praticamente tutta Bribano. Sarà bloccata la circolazione dei treni e il ponte sarà chiuso al transito. Bribano rivivrà così la stessa esperienza del 2002, quando la popolazione venne evacuata per far brillare un altro ordigno che era stato trovato nel letto del Cordevole.
Alessia Forzin
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