Bries, dopo il masso si lavora alla difesa delle case
AGORDO
Proseguono a ritmo spedito i lavori di realizzazione della struttura di contenimento pensata per mettere in sicurezza l’abitato di Bries interessato dalla caduta di un enorme masso ruzzolato in strada fortunatamente senza gravi conseguenze. Pienamente operativa la macchina messa in piedi dal servizio di difesa del suolo facente capo alla Provincia di Belluno che vede in prima linea l’impresa Dolomiti Rocce.
A seguire i lavori c’è il dirigente del servizio forestale e difesa del suolo Pierantonio Zanchetta che ha tracciato una prima linea in merito al possibile completamento degli interventi: «È bene ricordare che siamo parlando di un progetto complesso che prevede la realizzazione di un paramassi lungo 120 metri ed alto sette. Al momento i lavori procedono spediti, se tutto dovesse essere confermato in questi termini la deadline fissata in sessanta giorni lavorativi potrebbe essere rispettata. Servirà anche un po’ di fortuna, legata magari alle condizioni meteorologiche ma molto dipenderà anche da ciò che i tecnici troveranno nel sottosuolo procedendo nella preparazione del terreno sul quale verrà fissato il paramassi. Laddove dovessimo imbatterci in un terreno roccioso inevitabilmente tutto diventerà più complicato e questo potrebbe portare ad un allungamento dei tempi. Al momento, ripeto, tutto procede nel migliore dei modi. Merito di tutti i soggetti chiamati in causa che stanno lavorando benissimo. Penso agli operai, al geologo Doglioni che insieme al direttore dei lavori della Provincia Paolo Da Rold ha messo in piedi il progetto ma anche al consigliere provinciale Massimo Bortoluzzi che ha preso a cuore la vicenda sin dalle primissime battute. Due giorni dopo la caduta del masso eravamo già qui pronti ad intervenire. I lavori veri e propri sono già iniziati da due settimane ed anche la via d’accesso al cantiere è stata realizzata senza particolari intoppi».
Resta chiusa la strada 203 Agordina lungo il tratto a più stretto contatto con il cantiere così come restano inagibili le case interessate dal movimento franoso. Una volta completata la realizzazione della strada di accesso al cantiere, il passo successivo sarà quello di creare la base sulla quale posizionare il rilevato. I costi di realizzazione dell’opera di contenimento ricadranno interamente sulla Provincia di Belluno come prevede la legge. –
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