Briglia sul Fiorentina, partono i lavori
SELVA DI CADORE. Caprile sarà più sicura. È infatti arrivata ieri da Venezia la notizia che nei prossimi giorni inizierà il campo prove necessario alla redazione della progettazione esecutiva per la realizzazione di una briglia lungo il torrente Fiorentina, in località l’Aiva.
I lavori (2,5 milioni di euro impegnati) inizieranno a fine giugno e dovrebbero concludersi in 500 giorni. «Con questo intervento – spiega l’assessore regionale all’ambiente e alla difesa del suolo, Gianpaolo Bottacin – ci poniamo l’obiettivo di permettere un’adeguata regimazione del trasporto solido durante le fasi di piena, evitando un disordinato ed intenso trascinamento del materiale verso valle che potrebbe risultare pericoloso per la sicurezza idraulica degli attraversamenti stradali esistenti e impedendo altresì che il deposito di materiale possa produrre anomale variazioni della quota delle ghiaie in alveo e, da ultimo, per la stessa confluenza Fiorentina-Cordevole, attorno alla quale si è sviluppato l’abitato di Caprile».
Il tutto verrà concretizzato con la realizzazione di una briglia, del tipo selettivo a fessura in calcestruzzo armato, che sbarra l’alveo del torrente Fiorentina poco a monte dell’Aiva, in località Crepa del Bampa. La briglia avrà un’altezza complessiva di 9, 5 metri più 3, 5 metri di gaveta (lo spazio per il deflusso dell’acqua) e una lunghezza complessiva di 75 metri più l’ammorsamento delle ali sulle sponde destra e sinistra dell’alveo. L’opera sarà dotata di una fessura in mezzeria della gaveta di 3 metri di larghezza e 9,5 metri di altezza. La riduzione dell’impatto ambientale e paesaggistico sarà ottenuta ricoprendo gran parte dell’opera con materiale recuperato sul posto e rinverdito in superficie. Previsto anche un dissipatore posto a valle della briglia stessa che consentirà di restituire regolarmente la corrente in uscita senza eccessivi fenomeni erosivi, anche in occasione del passaggio delle massime portate prevedibili.
«A completare ancor meglio l’intervento – puntualizza l’assessore Bottacin – abbiamo inoltre previsto una serie di interventi minori, finalizzati da una parte ad indirizzare il flusso verso la briglia esistente poco più a valle, dall’altra a mitigare l’impatto ambientale e paesaggistico che la costruzione dell’opera comporta».
La notizia è stata accolta con soddisfazione dai sindaci di Selva di Cadore, Silvia Cestaro, e di Alleghe, Siro De Biasio.
«Era un progetto di cui si parlava da tempo – dice Cestaro – e di cui si era interessato Floriano Pra. La briglia è sul nostro territorio, ma interessa in particolare Caprile. Per quanto ci riguarda negli anni sono stati fatti tanti interventi dai servizi forestali, rimane la frana di Croda Rossa».
«È indubbiamente una buona notizia – aggiunge De Biasio – nel 1966 Caprile ha pagato a caro prezzo il fatto di trovarsi sotto il livello sia del Fiorentina che del Cordevole. Viabilità e sicurezza idro-geologica sono le priorità di questa provincia».
Gianni Santomaso
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