Bruciano due fienili distrutti 120 quintali di fieno a Tiago

MEL. Centoventi quintali di fieno andati letteralmente in fumo ieri notte a Tiago, frazione di Mel. L’incendio ha distrutto due fienili che sorgevano all’interno di un appezzamento di terreno di...
Incendio di due covoni di fieno a Tiago di Mel
Incendio di due covoni di fieno a Tiago di Mel

MEL. Centoventi quintali di fieno andati letteralmente in fumo ieri notte a Tiago, frazione di Mel.

L’incendio ha distrutto due fienili che sorgevano all’interno di un appezzamento di terreno di proprietà di Gelindo Dalla Sasse: il rogo si è sviluppato nella notte tra giovedì e venerdì. Sulle cause stanno indagando i carabinieri della compagnia di Feltre, anche se è abbastanza chiaro che non si tratta di un incidente.

La chiamata di allarme è arrivata alla centrale operativa dei vigili del fuoco alle 4.42 di ieri mattina. Subito si sono mobilitate complessivamente ben sette squadre di vigili tra il capoluogo e Feltre che sono confluite a Tiago, nei pressi dell’abitato attraversato dalla strada comunale.

Giunti sul posto i pompieri si sono trovati davanti le fiamme alte che stavano distruggendo i 120 quintali di fieno che nelle settimane scorse il proprietario aveva ammassato sotto una pensilina sul campo.

Hanno lavorato per diverse ore i vigili del fuoco per avere ragione del fuoco: l’ultima squadra, infatti, è rientrata al comando provinciale intorno alle 11 di ieri mattina.

Lunga è stata anche l’operazione di smassamento del materiale bruciato per verificare la presenza di eventuali focolai sotto la coltre bagnata. Sul posto anche la polizia locale zumellese per eventuali problemi di ghiaccio vista l’acqua riversata sulla strada per spegnere l’incendio e i carabinieri di Mel, oltre al titolare del terreno. Fortunatamente, però, l’incendio si è consumato all’interno di un campo, lontano dal centro abitato e questo ha evitato che si creassero condizioni di pericolo per le persone.

Saranno comunque i tecnici dei vigili del fuoco, in base ai rilievi eseguiti, a stabilire quale sia stata la causa che ha originato le fiamme, anche se ad oggi l’ipotesi più accreditata è quella del dolo. Infatti, come spiegano le forze dell’ordine, in questi giorni fa troppo freddo perché possa instaurarsi un’autocombustione. Considerando, poi, che non è la prima volta che il proprietario subisce atti del genere, la pista più seguita è quella dell’incendio doloso ad opera di qualcuno che abbia deciso di farsi sentire o di un piromane.

I residenti intorno all’area interessata si sono accorti soltanto ieri mattina, verso le 7, di quanto era avvenuto alle prime luci dell’alba. «Dispiace quanto accaduto, perché il proprietario è una persona per bene, un gran lavoratore che non merita certo queste cose. E non è neanche la prima volta».

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