Budget ridotto, la Salus srl ricorre al Tar

La società ha presentato a fine maggio la richiesta di annullamento dell’accordo siglato con l’Usl n. 1

BELLUNO. La Salus ricorre al Tar per chiedere l’annullamento, previa sospensione cautelare, dell’accordo contrattuale firmato nel marzo scorso con l’Usl per l’assegnazione del budget per le prestazioni in regime di sistema sanitario nazionale.

Già alla firma del documento, il legale rappresentante della società di Cavarzano aveva apposto delle riserve, ora si è passati all’azione.

L’Usl ha quindi provveduto a conferire il mandato per rappresentarlo al tribunale amministrativo all’avvocato Franco Zambelli del foro di Venezia.

La controversia nasce in seguito alla delibera della giunta regionale 2621/2012, in cui sono stati rivisti al ribasso i budget per le strutture private accreditate. Il taglio ha riguardato non solo la Salus, ma anche il laboratorio analisi Fleming.

«Come Usl siamo partiti dai bisogni reali e dalla capacità produttiva della nostra Usl e di quella di Feltre: in questo modo abbiamo stabilito l’ammontare del budget per Salus. La somma stanziata quest’anno rispecchia le effettive esigenze e la mobilità», dice il responsabile delle convenzione Gianluca Romano.

Resta il fatto che qualche mese fa è stato siglato un nuovo accordo tra Regione e associazioni private accreditate per una rimodulazione del budget, questa volta in aumento, accordo che l’Usl 1 assieme ad altre aziende sanitarie non ha ritenuto di mettere in atto e sulla cui interpretazione ci sono dei dubbi.

«Stiamo facendo un’altra verifica dei bisogni e poi incontreremo la Salus», conclude Romano.

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