Bulli e vittima sentiti in questura
BELLUNO. I bulli in questura. E anche la loro vittima. Il Tribunale dei minori di Venezia sta velocizzando i tempi nel procedimento a carico di due studenti sedicenni di un istituto cittadino denunciati per stalking dalla famiglia di un compagno di classe, non solo maltrattato ma anche ripreso in un video diffuso, in giro per i social network. Questi due sarebbero stati sentiti, nei giorni scorsi, nella sede protetta di via Volontari della Libertà, per spiegare quello che è successo e peraltro è stato visto in questo filmato fin troppo esplicito. I fotogrammi incriminati sono contenuti in una comune chiavetta Usb da computer e li hanno visionati in diversi. E sarebbe stato ascoltato anche il ragazzo, che ha subito i maltrattamenti, senza mai ribellarsi in maniera più o meno convinta e convincente, accompagnato dalla madre. La donna è la promotrice della denuncia, insieme ai due zii.
In queste situazioni, può esserci anche uno psicologo, mentre non è necessario che sia presente l’avvocato. In questo caso, la famiglia del minore è rappresentata dalla feltrina Roberta Resenterra. C’è stato un esposto, ma anche una denuncia-querela a carico del ministero dell’Istruzione, dell’Ufficio scolastico regionale per il Veneto, di quello provinciale, della dirigente scolastica dell’istituto frequentato dai tre ragazzi, della coordinatrice didattica e di dieci insegnanti.
Questi sono accusati di omissione d’atti d’ufficio nella sorveglianza e di loro non si occuperà di sicuro il Tribunale dei minori, ma direttamente la Procura della repubblica di Belluno, con un fascicolo apposito. I maltrattamenti e le molestie si svolgevano nell’intervallo tra un’ora e l’altra di lezione, in alternativa durante la ricreazione, quando gli insegnanti potevano anche non essere nelle aule, ma secondo la denuncia avrebbero dovuto comunque vigilare, se non altro sulla base del fatto che quella era una classe difficile.
La vittima dei maltrattamenti ha cambiato istituto dall’inizio dell’anno scolastico: non si specializzerà in quello che voleva all’inizio del suo ciclo di studi, ma almeno potrà stare tranquillo. Mentre i due sono nella stessa classe: a suo tempo, non erano stati né sospesi (ormai mancavano pochi giorni alla fine delle lezioni) né bocciati.
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